Cosa dire della Donna che non si è già
detto?
Donna... solo ed essenzialmente donna.
(Umberto
Flauto)
EVOLUZIONE
Ero rigagnolo.
Diventai fiume d'argento
un giorno che mi ribellai.
Impossibile abituarsi al grigio.
Complice fu la
pioggia.
Un varco nella nuda terra.
Sconfinai nell'azzurro.
...perché le donne siano davvero felici sempre, cosa che va a vantaggio
anche dell'altro (o altri) sesso...
oggi, giornata dedicata alla lotta contro la violenza fisica e psicologica verso le donne
oggi, giornata dedicata alla lotta contro la violenza fisica e psicologica verso le donne
(Milvia Di MIchele)
ERA FELICE
(Milvia Di Michele)
Era
felice, disse, ma s'uccise,
una
sottana rossa lei si mise,
si
gonfiò come fosse il mio pallone,
buttato,
come lei ,dal suo balcone.
Perchè
lo fece? Questo non si sa,
s'è
sfracellata e dirlo non potrà.
Era
felice, come quando l'onda,
mi
porta a galla, e tutta poi m'affonda.
NON
MUTAMENTO
(Serenella
Menichetti)
E' vento di burrasca che spinge dentro
rive impervie.
E' fuoco che fagocita le fiamme
dell'inferno.
E il cielo apre le sue ali bianche e
fugge.
I tuoi passi sono sordi alla luna.
I tuoi lamenti si perdono nel buio del
tempo
Musica che non si nota.
E tutto resta immobile
pur nella successione
degli eventi
La quiete le sue vittime miete.
Senza cambiamento di genere.
Sei sempre tu!
Non mutamento nelle menti
Seppure un movimento circolare
ripeta l'allora nell'ora
e il là nel qui.
Ma la colpa di non essere
come ti vogliono
rimane il tuo marchio
indelebile.
PRONTO
SOCCORSO
(Eleonora
Marchiori)
Questa
sera mi sembra che ci sia meno gente del solito… la mia sedia agganciata alle
altre è libera mi siedo…che fatica trascinarmi questa borsa. Bella però, chissà
di chi era e soprattutto chi l’avrà buttata via. E’ pure firmata.
Amore
lo vedi anche stasera siamo insieme qui dove ti ho visto per l’ultima volta.
Ops..aspetta che mi faccio da parte..passa la lettiga. Oddio come sanguina
quello lì.
Mi
sembra di vedere te quando sono venuti a prenderti così imbrattato di rosso.
Mi
dispiace tanto di averti fatto quello, mi sembrava che il coltello non ti
avesse nemmeno toccato. Quel ceffone bruciava ed eravamo brilli come sempre.
Non dovevi spintonarmi…non dovevi proprio.
Poi…non
so.. mi sono addormentata e mi sono svegliata sul pavimento di cucina con te
accanto, freddo come il marmo. Ricordo solo di avere urlato e di essere entrata
in ambulanza ….e poi…lunghe giornate in uno stanzone con altre come me.
Infermità mentale dissero, incapace di intendere e di volere…che volevano dire?
Boh.
Sai
oggi al Pronto ci sono la “contessa” e “il riga”…insieme a loro è entrato uno
nuovo…ho sentito che lo chiamavano Vladi. Hanno parlottato con il Lima e si
sono messi uno in qua ed uno in là. Ormai si sa come vanno le cose. Cerchiamo
il caldo e passiamo la notte qui fingendo di essere come tutti gli altri.
Mi
sono svegliata e ho visto la tipa di fronte ferma qui da tante ore che mi
guardava. Penso abbia capito sai …mi ha sorriso debolmente. Ci ha guardati
tutti…e si è stretta al marito. Aspettavano …un dottore.. qualcuno che desse
loro notizie.
Si
ha capito…senti un po’ perché non ci siamo voluti bene come loro due che stanno
stretti stretti ad aspettare? Non era mica così fra noi all’inizio. Le
difficoltà dovrebbero rinforzare le unioni non abbatterle. Non sei mai stato
carino…le tue carezze erano solo per avere qualcosa in cambio. La miseria ci ha
induriti..e siamo andati giù sempre più giù..
Dopo
essere uscita da quel posto…sono venuta a cercarti qui anche se mi avevano
detto che eri morto invece ti ho trovato che vagavi senza sosta fino a quando
non mi hai riconosciuta. Ti sei fermato…Ti porto con me legato come un
palloncino. Nessuno ti vede lo so ma a me non importa…ti ho ritrovato amore mio
e questo mi basta. Mi trucco, bevo, mangio e te mi guardi anche se non
sorridi…ma non importa sei il mio palloncino.
Foto di Elena Bonaccio |
ELLA FU
E continui a
fissare la ragazza
della foto.
A cercare quella che era.
A sciorinar rimpianti.
della foto.
A cercare quella che era.
A sciorinar rimpianti.
Immagine
sorridente, ferma, statica.
Facile bersaglio delle tue traiettorie trasversali.
Cieco, alla vita in divenire di quel sorriso.
A pezzi di occhi che reclamano di guardare
a modo loro.
Facile bersaglio delle tue traiettorie trasversali.
Cieco, alla vita in divenire di quel sorriso.
A pezzi di occhi che reclamano di guardare
a modo loro.
Venti anni in
quella foto.
Embrioni che s'impiantano e generano vite
nel tempo lineare degli eventi.
Aperto al seme della consapevolezza
anche la sua anima ha un utero
Embrioni che s'impiantano e generano vite
nel tempo lineare degli eventi.
Aperto al seme della consapevolezza
anche la sua anima ha un utero
L'attesa ha una durata soggettiva.
Infilata in un tempo che si rincorre:
in un girotondo di morte e nascita -nascita e morte.
Attende l'autoparto.
Incontro-
confronto-scontro
Senza epidurale.
Ed è RINASCITA
Senza epidurale.
Ed è RINASCITA
Ella fu.
LA
FUNAMBOLA
Foto di Elena Bonaccio |
(Serenella
Menichetti)
In equilibrio su una corda tesa.
Sotto: precipizio.
Voragine d'un mondo che fagocita.
Troppi venti contrari ti sballottano.
Ad intaccar la corda, roditori voraci.
Affondi angosce, che dopo riemergono.
Bella la rosa che strappasti.
Rossa, come una ciliegia.
Denso di trasgressione il suo profumo.
Gocce scarlatte sulle mani scendono.
Tu, in bilico.
Per necessità funambola.
Nel vento volteggi, come carminio petalo.
A braccia aperte.
Rondine che non vola.
Passi lenti, misurati, attenti.
Equilibrista ancora, senza rete.
(Pasquale Mazzarella)
Svegliarsi nella
quiete del mattino
nella
notte stellata senza rumori
e
sentire il canto dell' usignolo,
fa
pensare alla pace fra popoli.
Allor,
beato sia il giorno in cui
da
fratelli si scambi il BUONGIORNO
ANCORA
NON HANNO CAPITO
(Serenella
Menichetti)
Ti muovi tra panorami di universi nudi
in sussurri di passi.
Ogni rumore un sussulto.
del mattino.
Sei la farfalla senza pulviscolo
precipitata negli inferi.
Sei mamma rondine caduta
con l'insetto nel becco.
Sei la pianticella dalla furia
del vento divelta.
Contro il tuo petto: acuminate frecce!
Tante quante, pensano, siano le tue
colpe.
Per tramutarti:
In ombra, alla ricerca del suo corpo,
in Robot all'obbedienza programmato.
In involucro vuoto, accartocciato.
Preso a calci,
per sfogare la cieca rabbia
dovuta all' amaro risultato
dal confronto con te.
una lama conficcata nel cuore.
Il colpo letale.
Gioco da niente.
E benché il coltello venga sempre
loro offerto, dalla parte del
manico.
Ti posso assicurare:
-La perdente non sei tu!
Ancora, non hanno capito
che neppure il soffio della morte
riuscirà a spegnere la tua luce!
SGRADITO
(Franco Pulzone)
Perso fruire
d'armonioso fatto,
l'ardore sfuma
in cute appetitosa,
nega
piacere spumoso,
all'amore ingrato.
(Agnese
Paponi)
Riempi il tuo cappello
del mio vento
e viaggiami la pelle
in ogni luogo,
sprofonda nel mio abisso
e toccane il fondo
scordandoti
la strada del ritorno,
ti darò occhi nuovi
per guardare
il cielo del tuo mondo.
NON
E’ IL MIO VOLTO
(Serenella
Menichetti)
Un cerchio chiuso il mio spazio!
Inscritto il mio tempo.
Un boomerang la mia rabbia!
Corpo e mente legati a fili d'oro.
La mia povera anima annientata.
Ero forse un animale braccato?
Ero la gheisha che s'inchina ai tuoi
bisogni?
La tua preda? La tua concubina?
Ero solo la madre dei tuoi figli?
Un barattolo di miele che si butta
dopo il nutrimento?
Adesso che spargo nel mondo
margherite,
colpevole mi appelli?
Inadeguata, contro natura?
Senza istinto materno?
E' l'ora di stracciare quella foto
che hai preso nel cassetto di tua
madre.
Quello non è il mio volto!
Per questo non mi devi condannare,
né devi ritenerti giustiziere.
Ma devi solo prendere coscienza
della vera donna che io sono.
E, innamorarti, un poco, anche di me!
Valter Giraudo |
Testi: Umberto Flauto, Serenella Menichetti, Milvia Di MIchele, Eleonora Marchiori, Pasquale Mazzarella, Franco Pulzone, Agnese Paponi; Valter Giraudo.
Immagini: Elena Bonaccio e Cecilia Bonazzi.
Immagini: Elena Bonaccio e Cecilia Bonazzi.
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