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TEMPO DI FILASTROCCHE

FILA...STROCCA DI TUTTI TUTTI
(Serenella Menichetti)

Questa qui è la fila-strocca
Immagine tratta dal web
della pesca e l'albicocca,
della frutta sciroppata
della strega sgangherata,
del bambino dispettoso
e del gatto permaloso.
Della fata innamorata,
della gallina spennata.
Poi del frate cappuccino,
del sacrestano Tonino.
Filastrocca della suora,
della bionda e della mora.
Quella di chi è contento
e di chi non ama il vento.
Questa è pur la filastrocca
di chi possiede una bocca,
di chi ha pure un cervello,
di chi batte col martello.
E' filastrocca di tutti
siano belli oppure brutti.
Vecchi, giovani, piccini.
soprattutto è dei bambini!

                                                                                                           FILASTROCCA PAZZERELLA
Immagine tratta dal web
(Daniela Trinci)

Filastrocca pazzerella

oggi è uscita con la gonnella

una gonna tutta a balze
fa ballar le donne scalze
che se pestano un sassolino
si fan male al mignolino.
Filastrocca pazzerella
con il mignolo malandato
le scarpette hai poi comprato
di colore giallo e rosso
con il tacco bello grosso
per ballare son l'ideale
così i piedi non fanno male!

MINIFILASTROCCA
Immagine tratta dal web
(Dolce Glicine)

Filastrocca sciocca sciocca,
lascia tutto tale e quale
mal non fa , ma senza sale
il palato non balocca.

Ci vuol sempre un po’ di gusto
per esprimer qualche cosa:
basta poco, anche una rosa,
se vuoi dire “t’amo”. Giusto?



FILASTROCCA TUTTA MATTA

(Daniela Bonifazi)

Immagine tratta dal web

Filastrocca tutta matta

e graffiante come gatta,

se ne va per la sua strada
e non vuole far la coda,
se la rima non le viene
dalla rabbia quasi sviene,
compra tutto oppure no
getta i soldi da un oblò,
guarda i pesci dal pontile
e si mostra un po’ gentile,
ma se abbocchi ti cucina
con la salvia e una salsina.
E se arriva un temporale
sale e scende dalle scale,
tuoni e lampi fan paura
ma la strocca è una dura,
va, si getta dal balcone
ed atterra col fiatone.
Un costume da eroina
ha indossato stamattina,
si rialza senza danni
e rientra nei suoi panni.
Se la incontri all’erta sta
quella è matta e non lo sa,
non temere, sta’ tranquilla 
c’è una cura… camomilla!

(Dolce Glicine)
Immagine tratta dal web

Filastrocca all’ospedale
c’è la gente che sta male,
che sta male più di me
ed io forse sono un re.
Sono un re o una regina
e se duole la pancina
non l’ascolto e dico: “stop!".
Devo fare l’hula-hop
per assistere il malato
e vederlo sollevato,
sollevato dal dolore
anche se non son dottore.
Il dottore poi farà
la sua parte… et voilà:
una cura ed un sorriso…
... può aspettare il Paradiso!

FILASTROCCA DI UN LAPIS
(Serenella Menichetti)

Immagine tratta dal web
Un lapis che sostava sopra un banco
strillava forte perchè abbandonato.
Nessuno lo curava ed era stanco
d' essere divenuto un pensionato.

Diceva singhiozzando con dolore
-Vorrei viaggiare ancora sopra il foglio!
Fare le giravolte e grandi voli
lasciar segni di vita,-sempre voglio!-

Alcuni amici udirono il lamento
da un pollice e da un indice fu preso
così fine fu messa a quel tormento:
il lapis s' animò molto sorpreso.

E voli e viaggi dalla Toscana al Lazio
Il lapis diventò pur rosso treno
fu missile veloce nello spazio
e aquilone su d' un cielo ameno.

Fogli bianchi fioriti d'emozioni
con ghirigori che recano un senso
sono gioie, dolori e alienazioni
che resero lo spazio bello e intenso.


Minuscolo oggetto interessante
fatto di legno e di punta fornito
amico nostro da sempre importante
il tuo fascino sempre ci ha colpito.

Se tu non ci fossi, i nostri pensieri
sarebbero rimasti imprigionati
e noi ci riteniamo molto fieri;
indubbiamente ci hai beneficiati !

SOGNI DI GLORIA
(Lalla Tosi)

Ognuno ha dei sogni
Immagine tratta dal web
crescere,valere,divenire
e sempre agogni
magari di..partire
raggiunger luoghi lontani
oltre quelli paesani
Poi il tempo scorre,scorre
e ognuno lo percorre
con le possibilità
qualche sogno diviene realtà.
Alcuni restan sogni
altri son repressi dai bisogni
Ma quello che puoi fare
è amare,amare,amare..
Era il sogno mio più bello
ed è rimasto quello........
Anche dal mio angolino
lo realizzo ogni mattino.
Svolazzi più grandi e fantasiosi
restan un po grinzosi...
Ma non per questo persi
solo un pò diversi
Forse li realizzerò
ma forse anche .... no..
Intanto io li conservo.
 

Immagine tratta dal web
BUONANOTTE AMICI!

(Dolce Glicine)



A notte volge ormai questa giornata
che è stata molto lunga e faticosa;
avvolta nel silenzio l’ho passata,
trascorsa vorrei averla più chiassosa.

Stanche le membra e l’anima stremata,
ho mal di testa e sono assai nervosa;
conviene a letto vada di filata
domani, chissà mai, mi svegli rosa!

Pertanto amici cari vi saluto
mandando a tutti un bacio ed un abbraccio
dicendo virtualmente buon riposo.



IL BECCO D’OCA
Immagine tratta dal web

(Dolce Glicine)

Viva viva il becco d’oca
che non becca la tapioca,
becca, invece, tra i capelli,
tutti i riccioli ribelli
annodati ad un pensiero
quando bianco e quando nero.
Se lo becca a cielo terso,
questo poi diventa un verso,
ma se piove o tira vento
si trasforma in un lamento.
E chi in testa se lo scorda
prima o poi… se lo ricorda!



Immagine tratta dal web

ZANZARE
(Lalla Tosi)


Entrano a flotte

alcune han le ali rotte
per spingersi dentro
cercando di far centro
dalle finestre aperte
entran nelle coperte..
povere zanzare
devono campare..
la fine s'avvicina
il fresco le decima.....




FILASTROCCA DELLE BESTIE
Immagine tratta dal web
(Rosaria Esposito)

C’era una volta un gatto rosso
Che miagolava a più non posso,
alla fine a più non posso si stancò
e il gatto tutto rosso strangolò.

C’era un cane con la coda a rococò,
rococò, rococò, rococò,
e tanto rococò,
che la coda gli si srotolò.

C’era una bestia
che non si sa che bestia era,
era un po’ bianca, un po’ grigia, un po’ nera,
un po’ grossa, un po’ piccolina,
più che una bestia
pareva un…cerca un po’ la rima.

C’era un somaro
il cui padrone era assai avaro
ma così avaro e così tanto avaro,
che nessuno mai si occupò di lui,
né del suo somaro.

C’era un pappagallo 
scortese e assai molesto, 
di lingua forcuta 
e becco lesto,
null’altro saprei dir
di questo pappagallo,
scortese e assai molesto.

Immagine tratta dal web

C’era una lumaca senza il guscio,
come una casa senza l’uscio,
come un peluche senza il piluscio,
come una pasqua senza…lo struscio.

C’era una formica 
che finì in una mollica,
la mollica a palla si arrotolò,
e la formica per terra capitombolò.

C’era un orsetto lavatore,
e il padrone si chiamava 
Salvatore, ma…
s’è mai visto uno che si chiama Salvatore,
che sia il padrone di un orsetto lavatore?

C’era un topolino,
figlio di un altro topolino,
nipote di un altro topolino,
e un giorno fu inghiottito da un gattino.

C’era un pesce rosso,
né piccolo né grosso,
per casa gli fu data una boccia,
ma d’acqua di mare neppure una goccia.

C’era un diavoletto di Tasmania,
era una femmina e si chiamava 
Melania,
ma a nessuno gliene fregava,
che fosse di Tasmania
e si chiamasse Melania.

C’era un piccione viaggiatore,
andava su e giù a tutte le ore,
un giorno finirono le ore,
e fu solo un piccione
senza viaggiatore.

C’era un ragno con otto zampe,
una si spezzò,
e rimasero sette zampe,
un’altra si staccò,
e rimasero sei zampe,
la terza si frantumò,
e rimasero cinque zampe,
la quarta si scassò,
e rimasero quattro zampe,
la quinta si sminuzzò,
e rimasero tre zampe,
la sesta si sgretolò, 
e rimasero due zampe,
la settima si smozzicò,
e rimase una zampa sola,
alla fine c’era un ragno senza zampe.

Vado a letto con la gallina
senza il becco,
da stamattina,
non si può manco 
farne un brodino,
ché non ha carne, 
né ossicino,
forse non è neanche una gallina.


Immagine tratta dal web

FILASTROCCA DELL'ARCOBALENO

(Tonini Sandro)


Quando l'aria è ancora bagnata
perchè la pioggia è appena passata

le mille gocce sospese nel cielo

formano insieme una specie di velo
in quel velo passa la luce del sole
si forman così i sette colori
i sette colori dell'arco baleno
che fanno un bell'arco nel cielo sereno

NATURAL-MENTE FILASTROCCHE

DOVE VANNO LE LUCCIOLE
(Milvia di Michele)

Dove vanno le lucciole... chi sa?
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Sanno solo che morte arriverà,
scappano perse dopo mietitura,
fuggono prese da una gran paura,
e se ne vanno senza lasciare scia...
vanno, ma pare quasi una magia,
perchè ogni estate sono ancora qua
dove l'olivo d'oro aspetta già.
L'olivo vive cento anni e altri cento,
sempre produce l'oro ed ha l'argento,
triste però nel buio e lungo inverno
vuole la lucciola con sè in eterno...
Questa la nostra storia : luce ed oro,
siamo legati, amico e mio tesoro,
sul pane stesi lacrima d'olivo,
me la donasti, pure se dormivo:
patto fedele, amici per la pelle...
da allora vivo tanto quelle stelle,
ma quando agosto viene e cadon giù,
muore una stella, ma non muori tu!
- Lucciola, lucciola!- piange l'olivo...
era d'autunno e notte, ed io morivo!


(Daniela Trinci)

Il giardino è un acquerello
dalle tinte color pastello
l'erba è più verde e tenerina
comincia ad aprirsi la pratolina:
Tra poco il prato sarà un tappeto bianco
ci potrai camminare a piedi nudi
se non sarai stanco.
Le siepi profumano di primavera
speriamo che torni il sereno prima di sera!





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(Maria Laura Celli)
Rose rosse,blu e gialle
profumate più delle calle.
Hanno lo stelo lungo e pungente
piene di spine che pungon delicatamente.
Sarà vero tutto ciò?
questo io non lo so,
so per certo che i fiori
sono il simbolo degli amori.





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CRI CRI SOTTO LA LUNA

(Marinella Mancinelli)

Cri Cri, chitarrista esperto
Si esibisce in un concerto
Dice che di notte tutto è più bello
Anche le strofe e il ritornello
E le rane gli fanno il coro
Sotto la luna ci sono anche loro

Coniglietto emozionato
A Cri Cri ha domandato
Una bella serenata
Per far felice la sua fidanzata
Bravo Cri Cri, ora strimpella
Guarda la luna lassù com’è bella
Con la luna e con il sole
Il grillo canta ciò che vuole!
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(Pasquale Mazzarella)
In orto sinora ad innaffiare,
ora per spesa tocca lesto andare,
quando torno passerò in cucina
e se n'è andata tutta la mattina.
Con un dolce BUONGIORNO vi saluto,
a chi risponde grazie, ben venuto




Immagine tratta dal web

(Lalla Tosi)

UN fazzoletto di prato....
di concime ho gettato uno strato..
poi fiorellini di color rosso e giallo
ho interrato al canto del gallo..
presto il sole lo inonderà
e magico mi apparirà


GATTO
(Serenella Menichetti)

Sguardo verde bottiglia,
Immagine tratta dal web

da mago incantatore.
Tu sei una meraviglia
e un grande saltatore.

Dal Nilo proveniente,

superbo e misterioso.
Mostri un'aria sapiente
e un far molto curioso.

Idolo dei faraoni,
e dei cristiani vittima,
corri sui cornicioni,
e la tua vista è ottima.

Mi piaci assai gatto,
elegante ed enigmatico
e, il tuo felino scatto
il tuo esser flemmatico.

Hai un fascino notevole
che mi ammalia davvero
Chissà su l'uom mutevole
quale sia il tuo pensiero.

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(Pasquale Mazzarella)

Presto il superbo gallo canterino
all'aere affida ogni mattino
il suo verso gaio per svegliare
chi mogio al lavoro ha da andare.
Guarda sul monitor con allegria 
il BUONGIORNO prima di andar via

L'ASINO E LA CAMBIALE
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(Giovanni Tricozzi)

raglio perché sono un testone
urlò l’asino al suo padrone
di quì non mi muovo per nessuna ragione!
Piantò gli zoccoli, come radici nel sentiero 
e di ripartire zero di zero.

Piagnucolò Antonio dietro l’animale:
ti prego Sisù, muoviti su. Lo sai che ho da pagare
un’intera cambiale.

Ma nulla cambiò, solo che dopo qualche ora dietro a Sisù 
c’eran pure la moglie di Antonio, la figlia
e la statua piccina d’un Santo, il Santo Petronio.

Più in là, vestito a puntino
stava un signore con in mano un quaderno
sul quale, punto per punto, prendeva spunto.
Sulla testa portava elegante un cappello
e una scritta spuntava da lì:
son Mario, il banchiere della banca di tutti.

Così di sospinto Sisù si voltò e con voce tonante ragliò:
si tu sei Mario, il banchiere della banca di tutti
quella che se non puoi pagare, ti toglie tutti i frutti


STORIELLA DELLA VECCHIA GALLINA

(Giovanni Tricozzi)

stamane ho fatto l’uovo.
Disse una gallina anziana a tutte le altre 
assai più giovani, che non facevano uova da una settimana.

Taci cocca, gridò Ghirlanda da Passerella, che mai lasciasti il pollaio per vedere la vita. Zitta, ringhiò. 
Tu lo sai quante volte te l’ho raccontata, la vita col favore del giorno o nelle luci della notte, quel brio che scocca alla mezzanotte e quel poco di vita di oggi, che è la nostra complicità. 

Questo diceva e così, d’improvviso, sussultò, esclamando decisa: ecco il mio uovo! Una dopo l’altra le 10 galline s’alternarono nel dire: ecco il mio uovo!

Nel pollaio la quiete si ribaltò.

Solo la vecchia gallina, con l’occhio sornione, covando la paglia, beata si godeva l’esibizione

CASALINGHE FILASTROCCANTI

INVETTIVA DI UN CASALINGA MALATA IN UNA DOMENICA AGOSTANA
(Dolce Glicine)

Domenica d’agosto:
Immagine tratta dal web
nel forno c’è l’arrosto
insieme alle patate,
nel piatto le insalate
e il sugo cuoce al fuoco.
Anche oggi faccio il cuoco!
Non c’è pietà per chi
lavora tutti i dì
con lena e con affanno,
persino a Capodanno!
Per chi, che con premura,
di tutto si dà cura,
anche quand’è malata
restando trascurata.

Nessun Previdenza
mi dà la competenza
di dire: ”Adesso basta,
pensate voi alla pasta
e al pranzo della festa!
Ma cosa avete in testa?
Non sono una Mazinga,son solo casalinga;
non ho una busta paga,
però sono una maga
nel preparare il rancio
in linea col bilancio.
Io sono della serie:
vietato fare ferie!
Vi sembra questo onesto
persino a Ferragosto?



Ma ricordate a mente
che io non scordo niente,
e quando sarò rapa,
dal sangue ben strizzata,
della mia serpe in seno
io userò il veleno!

(Marinella Mancinelli)

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Tante le persone 

che covan la serpe in seno
e anzichè di cucinare
iniettano veleno!
siccome son prudente
non mi fido per niente
e invece del tacchino
mi preparo un panino:
meglio pane e verdura
di una morte sicura!


(Daniela Bonifazi)
Immagine tratta dal web

Io, cuoca sopraffina
ho detto BASTA alla cucina,
mi arrangio come posso
senza piangermi addosso,
preparo tutto in fretta
e non faccio la "scarpetta".
La festa è un dì normale
nessun piatto speciale,
tanto non c'è più gusto
inutile il trambusto,
il tempo e l'energia
io non li butto via.
Così senza problemi
smaltisco i miei veleni, 
non tutti questo sì
alcuni restan lì,
e forse li userò
ma quando non lo so!

Immagine tratta dalweb
(Giovanna Tomassoni)

Ho fatto un tempo un corso di cucina

(non ero certo una cuoca sopraffina!)
E già mi immaginavo cosa fare
Ma le patate mi fecero pelare…
Quando riuscii a fare una frittata
Ci misi impegno nel farla saltare
Ma anziché ricadere in padella
Si spiaccicò in testa dell’Ornella
Che si mise a starnazzare come un’oca
Precludendomi il mestiere di cuoca…
Mi cimentai con la pasticceria
Ma anche questo sogno volò via:
Tra latte, burro, zucchero e farina
Inzaccherai tutta la cucina!
“Cambia mestiere - allora mi hanno detto-
Ci serve un aiutante di supporto”
Così finii per zappettare l’orto!

(Lalla Tosi)
Immagine tratta dal web

In mezzo ad un uragano son passata
e a casa....sono ora infradiciata....
Un latte ci vuole ben bollente
ovvia leviamoci questo dente.
Purtroppo il latte non è adatto a me
Allora via un due e tre
la MOKONA metto a bollire
chissà se il freddo mi farà sparire....
Sì quel liquido nero e assai gustoso
sarà un toccasana favoloso!!!!!!



SEDOTTO E SAZIATO

(Dolce Glicine)


Oltre il vetro del bancone,
in un bar della frazione,
profumata ed invogliante
Immagine tratta dal web
mi attirò dal primo istante.

La miravo e rimiravo,
con libidine e con sbavo,
così morbida e avvenente
tutta rosea e seducente.

La bramavo con ardore
sia con gli occhi che col cuore;
ne annusavo la fragranza,
mi eccitava la sembianza.

La mia mano già tremava
e la testa mi girava
al pensiero di afferrarla
e alla bocca avvicinarla.

Fuori orario e fuor di mente,
l'agguantai subitamente
ed infine tutta sana...

... divorai la VALDOSTANA!!!


CENA VELOCE
Immagine tratta dal web
(Serenella Menichetti)

Questa sera per la cena 
ecco una ricetta amena
da mangiare in un istante
fresca buona pur saziante

Semplicità in persona
è gustosa e molto buona
E' di rosso colorata
e da tutti molto amata

No, non è la pastasciutta,
e nemmeno rossa frutta.
Né si serve in piatto d'oro,
Solo pane e pomodoro.

IL MINESTRONE

(Dolce Glicine)
Immagine tratta dal web


E’ un tripudio di colori:
rossi sono i pomodori,
bianco latte le patate,
le cipolle un po’ rosate;
i fagioli, se borlotti,
son marroni dopo cotti.
Fave verdi e anche i piselli
- pure fuori dai baccelli -
verdi sedano e zucchine
con le verdi bietoline.
Arancione è la carota
e la zucca segue a ruota.

Sembra di essere in giardino
e il profumo è sopraffino,
mentre cuoce nel suo brodo
- con l’aggiunta anche di un dado -
nel capiente pentolone
lo sfizioso minestrone.


FILASTROCCA DEL MENU CANICOLARE
Immagine tratta dal web
(Marinella Mancinelli)

La cicala che frinisce
Da stamane senza posa
È un supplizio che avvilisce
La mia anima accidiosa!

Bolle l’acqua sul fornello
E mi scoppia la cucina
Ma perché comprai il tortello
Da condir con la salsina?

Ah la gola, brutto vizio!
Devo accantonar le voglie
Poi mi toglierò lo sfizio
Quando cadono le foglie!

Ho deciso, da stasera
Prendo questa decisione:
Nella grande insalatiera
Sol verdure di stagione!