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AMICHE D' ALI di Maria Laura Celli-Milvia Di Michele-Cecilia Bonazzi


AMICHE D'ALI

Tanto tempo fa vivevano in un bellissimo bosco incantato moltissime farfalline colorate, tutte molto belle. A loro piaceva volare tutto il giorno, posarsi sui fiori e giocare a rincorrersi. Erano farfalline molto educate e ubbidienti. Soltanto una era monellina e si allontanava sempre dal gruppo delle compagne.
Darina, così si chiamava la monella, era molto curiosa, voleva scoprire cosa c'era fuori dal bosco.
Le sue amiche la chiamavano "Darina la curiosona" ma lei non si offendeva mai.
Un giorno decise di volare al di là del bosco per capire che cosa c'era fuori dal suo mondo. Volò velocemente e in un battibaleno si trovò in un posto meraviglioso e strano.
-Ma cosa sono quelle cose alte, con tanti buchi che sembrano occhi?- si chiese a voce alta- E quei mostri che si muovono, con dentro le persone, e che fanno tanto rumore, cosa saranno mai?-
-Le cose alte si chiamano palazzi e vi abitano le persone, i mostri si chiamano automobili e trasportano le persone - rispose una vocina dolce.
-Oh, ma tu chi sei?- chiese Darina- Voli come me, come ti chiami?-
-Io sono un'ape, mi chiamo Laborina e mi diverto a volare sui fiori anche se,in questa città, ce ne sono pochi. E tu chi sei, da dove vieni?-
-Io sono la farfallina Darina e vengo dal bosco incantato.
-Piacere di conoscerti Darina, vuoi volare insieme a me per conoscere questo posto nuovo?-
-Oh sì- rispose Darina- andiamo...
Felici aprirono le loro ali al mondo e.......via!!!
Le loro risate arrivarono fino al sole, lassù in alto e le nuvole al loro passaggio salutarono strizzando loro l'occhiolino. Erano felici, facevano a gara a rincorrersi!
Sfioravano i muri e le persone … e le automobili !
Che gioco pericoloso!
Sì, sì, troppo pericoloso giocare con quelle scatole che sfrecciano a folle velocità. Meglio cambiare direzione… laggiù, oltre quel recinto, chissà cosa nasconde!
E volando a rincorrersi raggiunsero il recinto, lo superarono e si ritrovarono in un grande giardino, con fiori e alberi e ancora fiori, di tutti i tipi, di tutti i colori: gialli, rossi, arancioni… addirittura blu !
-Ma che posto è mai questo ?- Chiese la farfallina.
-Non saprei - rispose l’ape Laborina - Non pensavo che in città ci fosse una cosa simile!-
Timidamente continuarono a volare, appoggiandosi e annusando ogni fiore, valutando ogni foglia, osservando ogni ramo e per lo stupore, non si accorsero che… PANF!
-Ahi che male!-
-Ohi, ohi, che botta!-
- Ma cosa è stato ?- si chiesero all’unisono le due creature.
- Oh, perdonatemi !- rispose una voce sconosciuta ma con un tono dolce, melodioso e gentile.
- Perdonatemi, non vi avevo viste -
La farfallina e l’ape si guardarono con terrore e sorpresa: non era possibile !
-Vi siete fatte male ? Aspettate, non abbiate paura… ecco, un po’ di miele vi farà bene. Esco sempre in giardino con un po’ di miele- 
-Fai finta di niente: è un umano !- disse Laborina.
- E come faccio a fare finta di niente ? Le mie ali stanno tremando senza che io le muova - Rispose Darina.
- Oh, ma piccolina, non devi avere paura: non ho mai fatto male a nessun insetto.-
Lo stupore della farfalla e dell’ape fu totale: quell’umano capiva la loro lingua !
Era una vecchina che, rimasta sola, trascorreva il suo tempo osservando gli animali, e lo faceva con tanto amore e attenzione, da aver imparato la lingua di molti di loro, soprattutto di quelli con le ali, tanto che ormai in molti la conoscevano e andavano a volarle davanti alla finestra per salutarla. Nonna Rosa era riuscita così a riempire le sue giornate e a non annoiarsi, anzi rideva sempre ed era così felice che le sembrava di diventare ogni giorno più leggera.
Darina e Laborina, dopo la sorpresa iniziale, restarono a lungo a chiacchierare con lei, fino a che si accorsero che a nonna Rosa stavano spuntando due magnifiche piccole ali, e che, più parlavano e ridevano, più andavano crescendo.
Allora la farfallina disse con la massima naturalezza alla nonnina:- Vuoi volare con noi?-
E nonna Rosa, ridendo, volò tra Darina e Laborina... verso i cielo.


Autori: Maria Laura Celli-Milvia Di Michele-Cecilia Bonazzi
Tutte le immagini sono state tratte dal Web.

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