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Il SEGRETO DI PULCINELLA di Milvia Di Michele-Cecilia Bonazzi-Serenella Menichetti-Maria Laura Celli-De Gaetano Francesco-Stefania Galleschi-Daniela Bonifazi-Rossella Ceccarelli

Questa poesia ha vinto il premio "Creatività" alla prima edizione nazionale del Concorso "PULCINELLA ERRANTE" di Cava dei Tirreni 

Disegno tratto dal web

Il segreto di Pulcinella
Un bel giorno ti sei annoiato
dal tuo mondo te ne sei andato.
Sei arrivato tra luna e stelle
dove son io con le mie sorelle.
Pulcinella mio, te ho aspettato
che girovagando vai per il creato.
Di te molte cose ancora non so,
ma se non le so, le conoscerò.
Intanto siedi su questa nuvoletta
e dimmi quel che il cuore ti detta.
Vuoi davvero scoprire cosa c’è
in questo cielo che piace tanto a me?
Davvero vai in giro cercando i sogni?
Su, dillo pure! So che non ti vergogni!
-Vergognarmi? No di certo, lo sai!
Dunque, la mia storia ascolterai.
Son Pulcinella con il naso curvo
son grande signore vestito da servo
e dietro una mascherina tutta nera
c’è un animo puro che sempre spera
che la povera gente abbia un po’ pace,
anche se chi dovrebbe difenderla tace.
Io fo piroette per poter camuffare
tutta la voglia che ho di strillare:
che non va bene, che così non va,
che domani il sole ancor splenderà,
e sarà un sole che illuminerà tutti,
i poveri, i ricchi, i belli ed i brutti.-
Mio dolce Pulcinella per te scenderò
da questo cielo in cui rifugiata sto,
tra questa luna e le mille stelle
in compagnia delle mie sorelle,
e ogni giorno arriva ancor qualcuno
che sulla terra starebbe a digiuno.
Qui si mangia però solo fantasia...
Dite la vostra, che ho detto la mia!
Chi c’è qui intorno
Che mi dà il buon giorno?
Una mano ti porgo
e il mio sguardo m’accorgo
si rivolge a te che ti rifugi
e osservi dai pertugi
 questo cielo pieno di stelle.
Siamo anche noi fratelli e sorelle,
e a te mio caro Pulcinella
che salti di stella in stella
piroettando fra sogni e realtà,
dico sì, è vero,
il sole splende sul mondo intero.
Perciò usciamo, balliamo e cantiamo
fra questa musica tenendoci per mano.
Musica soave è la vita
e tutti quanti ci invita
ad osservare, assaporare, amare
tutte le cose, anche quelle amare,
spesso son proprio quelle
a far notar la luce delle stelle.
Ora Pulcinella è giunta l'ora di andare,
chiudi gli occhi e comincia a sognare.
Dentro ogni sogno troverai un paesaggio
dove vive chi ha ancora il coraggio
di lasciarsi andare ai sogni e al cuore
anche se a volte ha qualche pudore
di mostrare le sue nascoste debolezze
in cambio soltanto di carezze,
o del sorriso di un bambino
incontrato lungo il cammino,
che dopo avergli narrato la sua storia
di lui sempre porterà memoria.
Oh! Vivere dentro il cuore di fanciullo
grande sogno che da sempre cullo!
E Pulcinella chiude gli occhi e vola.
Hei!...Voi di Fantasia...chi lo consola?
Son io, son nonna Serenella,
di cui la parola “consola” è sorella.
Chi è mai che dev'sser consolato?
Pulcinella? “ Di cosa è crucciato ”?
Lui, che fa magie con una piroetta
più di una fata con la sua bacchetta?
Dai Pulcinella, la vita è spesso dura,
ma non conviene averne paura.
Togli un momento la maschera nera
e osserva intorno la natura vera:
il mare, il cielo, i prati, i fiori
e, il sole nostro, che genera gli amori.
Prendiamoci a braccetto o per la mano
e a recare allegria al mondo, andiamo!
Partiamo errando, insieme troverem la via,
se a guidarci sarà la nostra fantasia!
Essa ci condurrà dove scarseggia la speranza
ci infonderà il coraggio di affrontare la distanza
e quella voglia pazza di donar felicità.
a ogni creatura che proprio non ne ha.
Su, coraggio fantasiosi amici,
chi parlar vuole ci renderà felici!
Bene! Allora tocca a me
state pronti…un due e tre!
Felicità a te, a noi, a tutti
che siam belli o che siam brutti,
Pulcinella dal naso adunco
che sei un burlone mi convinco;
vesti di bianco come un gran signore
ma la bellezza è dentro al cuore,
e allora canta da mattino a sera
che la speranza poi si avvera
affinché le parole da tante mani scritte
non vengan chiuse in buie soffitte
ma volino lontane, insieme al vento
a rasserenare ogni lamento
di bimbo, adulto, giovane o anziano
lievi come carezze nella mano.
Dov’è andato Pulcinella?
È sparito! Oh, questa è bella!
No, tranquilli l’ho trovato,
il suo entusiasmo è rinomato!
Uhé,uhé,uhé!
Ma cos'è?
Per le strade, per la via
s'ode un frastuono di allegria.
Pulcinella è arrivato
sì,è lui, ben mascherato !
Con modestia e senza pretese
si presenta in lingua calabrese
Sugnu cà, paesà,
Pulcinella col babà.
La Calabria è a terra mea
ricca di fiori, mare, montagne
e tanto amore…cà nun se piagne!
A Tarantella mò balliamo
in calabrese e napoletano.
Sono maschera Napoletana
e la mia terra è italiana.
Di tutto il mondo son cittadino
il mio linguaggio è genuino
non serve interprete per l'allegria !
Musica, danze e fantasia:
son la lingua più chiara del mondo.
Ed a chi dice che son vagabondo
regalo lazzi e piroette
in cambio, un piatto di polpette!
Oh perbacco è già svanito,
sono alquanto avvilito!
Ma che pretendi caro mio,
il viaggio è lungo, lo dico io!
L’ha proseguito senza indugi
lasciando tutti mogi mogi!
Eccoti, eccoti finalmente,
quanti pensieri ho nella mente!
Qua al nord a lungo t’ho aspettato,
e, finalmente sei arrivato.
Guardando intorno col volto strano,
hai detto: “Mo’ so qui a Milano”!
E, quando per caso hai scorto il sole.
Hai detto: “Ma’ccà nun chiove”!
E la nebbia cercando con cura,
non ne hai trovata tra bastioni e mura.
Se Totò diceva che con la nebbia non si vede,
la nebbia allora c’è, ce devi crede”!
Poi in piazza Scala alla fine sei approdato,
ti sei guardato intorno ed hai esclamato:
Ma guarda ‘sti polentoni,
prendono in giro noi terroni,
la chiamano la Scala di Milano,
ma dov’è, ch’è tutto in piano”?
Di lì al Duomo è proprio un passo,
in mezzo ai piccioni, maronna mia che spasso!
Hai guardato a lungo, in alto, la Madonna,
e t’è venuta in mente la tua nonna,
che diceva mentre ti abbracciava:
Tu po’ cagnà la piazza, la città,
u’ paese e la campagna, u’ mare
e a’ montagna ma da’ retta a me
Pulicinella, a Maronna nun se cagna,
a’ Maronna è sempre quella”!
Questo viaggio stanca assai
e non ho mangiato mai”!
Presto presto devo andare
in un bel posto a desinare.
E che aspetti caro amico?
Vieni! Son io che te lo dico!
Pulcinella saltellando
gli Appennini sta varcando,
dalla cima scende a valle
con il sole alle spalle.
In Romagna e a Bologna le lasagne
con fettuccine come compagne,
pane e salame per la gran fame,
cappelletti, tortellini e zampone.
S’è abbuffato il gran mangione
e gli viene un gran pancione.
Dalla via Emilia al West”
L’è semper prest
E se a ghe ancor un gos ed lambrusc,
anca al rest al garà più gust!
Dal Po alla Pietra, dove fece meta
anche il Sommo Poeta
e sulle strade della gran Contessa
arriviamo alla Duchessa;
il formaggio è sempre pronto
e me lo mangio senza sconto.
La via è lunga, lo so, devi andare
ma ti prego, non ci dimenticare.
Saremo qui sempre ad aspettare
che tu presto decida di tornare,
con un bicchiere di lambrusco
che a te piace…ti conosco,
e una fetta di mortadella.
Torna presto Pulcinella!
Salutando con la mano
è deciso ad andar lontano,
se con noi proseguirai
molte cose tu saprai!
Pulcinella ha un gran segreto
che ha nascosto sotto un vigneto
ogni volta che l’uva matura
racconta a tutti la sua avventura.
Io un dì lì mi ero nascosta
( ve lo giuro, non l’ho fatto apposta!)
e ho sentito che non era uno solo,
ma mille Pulcinella avevan preso il volo.
Chi era qui e chi era andato là
e chi con me ora parla qua.
Per questo ognuno egli ascolta e vede.
questa è la verità, pure se non ci si crede!
Io ti credo, sai, davvero,
puoi ben esserne sicuro.
Ora scusa devo andare,
non posso farmi “seminare”!
Anche in Toscana lui è arrivato,
sulle verdi colline è atterrato
egli chiede perché le persone
mangian la C in un sol boccone.
Dalla sua voce stridula e chioccia
un bel pensiero comunque sboccia:
" Sono felice di essere qui
da voi gente senza la C
a portare un po' di allegria
con i miei salti in mezzo alla via,
siate felici dell'esistenza,
nei giorni tristi portate pazienza.
Per tutti il sole un dì spunterà
insieme a un po' di serenità
E un sorriso riesce a strappare
col suo buon senso popolare
quel malizioso burattino
nato a raffigurare un “pulcino”
Pulcinella, aspetta, sei un po’ pazzo,
per starti dietro ci vorrebbe un razzo!
Dalle stelle fino in Toscana
sulla testa una bandana
e via di corsa fino a Roma
che ben conosce la sua fama!
Anche lì perdon qualcosa,
sì, la erre poco s'usa,
ma non è poi un gran male
se ci pensi e ascolti un tale:
guera dice sai per guerra
forse per salvar la Terra
da una pratica insensata.
Accidenti a chi l'ha inventata!
Pulcinella stravagante
se ne va in mezzo alla gente
saltellando a più non posso
con nasone tutto rosso.
Non si ferma un istante
passa pure in Piazza Dante
e facendo "MARAMEO"
giunge pure al Colosseo!
"Che emozione! Che clamore!
Vieni fuori, gladiatore"!
"Anvedi quello, ma chi è"?
"N'artro matto! Se crede re"!
E la gente assai divertita
per la gran botta di vita,
grandi applausi gli regala.
E' il suo giorno di...gala!
Quanta strada! L’ora è tarda,
fermati maschera, sei testarda!
Non lo vedi…il sol tramonta,
è il riposo ciò che ora conta!
Però io ho un po' di paura
per il buio e la notte scura.
Dove sei dolce Pulcinella?
Mi hai lasciata sulla mia stella
che si è spenta e ora son sola,
rimasta nel buio senza una parola.
Io credevo tanto nella tua amicizia
invece forse tu hai solo furbizia.
-Calma, Pulcinella ora ti tiene la mano.
Guarda! Ti canta pure piano piano
una ninna nanna per farti dormire
perché domani tu vorrai ripartire.
Dunque riposa serena, e sulla Terra,
all'alba il sogno tuo forte afferra.
Portalo nel tuo abruzzese campicello
e seminalo spargendolo al venticello.
Andrà un po’ in terra e anche in mare
Che di te qualcosa possa restare,
perché sei seme buono di un sogno
e di un soffio potente c’è gran bisogno,
per raggiungere volando sui quattro venti
ogni paese... e far tutti felici e contenti!-
Via e via tra monti e valli,
senza potestà né vassalli,
senza elmo ed armatura
solo in mezzo alla natura.
Sai, di te ho un bel ricordo
te lo dico se no fai il sordo!
Ho indossato in un dì festeggiato
di Pulcinella il bianco vestito.
La maschera sugli occhi
la gonna sopra i ginocchi,
sulla testa il cappello pendeva
e sotto la treccia si nascondeva.
Era giocondo tutto quel tempo,
avveniva quasi in un lampo.
C’era la piazza di periferia
e tanta gente in allegria;
nel quartiere pisano più popolare
c’era il cuore del carnevale.
Senza ognuno esser se stesso
si sapeva giocare a più non posso.
C’erano i bimbi e la famiglia
tutti attorno a quel parapiglia.
Ma sotto le vesti di quel Pulcinella
si intuiva un' anima bella.
C’era la gente di quel rione
convenuta per stare insieme.
E tra un grande tumulto
viaggiava il sentimento,
seppure alla periferia
la Torre non era lontana dalla via
e il bianco marmo d’un Miracolo di Piazza
si beava di quella forte brezza.
Per un giorno si compiaceva
D’essere ammirata come diva.
La sera il quartiere riposava,
nei sogni il giorno si dimenava.
Pulcinella allegro e scherzoso
si era per loro reso prezioso.
Ma tanto tempo è ormai passato
nessun l’ha più rivisto, né sentito.
La treccia forse si è accorciata
e altra vita si è poi dipanata.
Al tuo mondo torna Pulcinella,
di certo la tua gita è stata bella,
son certo che spesso sognerai
ogni posto che visto tu avrai.
Ti saluto adorabile burlone,
e ti stampo un bacio sul nasone!
Fai i bagagli Pulcinella
ché t'aspetta la tua stella,
essa ha tanta nostalgia
della grande tua allegria.
Avventure hai vissuto
e di certo ne hai goduto,
ma ora è tempo del ritorno
prima ancor che faccia giorno.
Presto presto, o tu ben sai
che la tua stella non troverai,
c'è e non c'è, ma non la vedi
se il sole l'occulta, cosa credi?
Dunque concludi il tuo viaggio
forza, su, ci vuol coraggio!
Tutto ciò di cui hai memoria
nel tuo cuor avrà una storia
nel tuo mondo potrai sognare
Pulcinella, che sai molto amare
Dentro il mio cuore ti porterò
e mai, mai… ti dimenticherò.
Pssttt!
(Però il segreto del mio Pulcinella
È la cosa per me più bella
Dentro ogni cuore lui se ne sta
E voi direte – che ci farà?-
C’è per chiunque lo vuol guardare
Per chi,come lui sa molto amare …
Il suo viaggio non avrà mai fine
E supererà sempre ogni confine
Che sia notte o che sia giorno
sempre da noi farà ritorno!)

Autori: Milvia Di Michele-Cecilia Bonazzi-Serenella Menichetti-Maria Laura Celli-De Gaetano Francesco-Stefania Galleschi-Daniela Bonifazi-Rossella Ceccarelli

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