Quando Libera venne al mondo, la sua mamma aveva
il cuore colmo di felicità. Guardava commossa quella creaturina con gli
occhioni spalancati e se la teneva stretta al petto. Le aspettative
che animano ogni neomamma la spinse a dire: “Mia figlia sarà una donna libera,
di nome e di fatto." Lo affermò con tale e tanta determinazione che
Giuseppe, il marito, non fu neanche lontanamente sfiorato dall’idea di opporsi
alla scelta della moglie, scelta che peraltro condivideva. Così Libera ebbe il
suo magnifico e originale nome, preludio di un carattere forte e indipendente,
che si consolidò durante le varie fasi della sua crescita.
Lei amava la vita in
ogni sua manifestazione. Amava le piante, gli animali, le nuvole che nel cielo
assumevano strane forme e che la sua fantasia convertiva in creature di vario
genere,
amava la candida neve che imbiancava il Natale,
le persone, le canzoni,
le poesie, il suono del violino,
amava perfino lo starnuto di Fiorello quando
si emozionava e l’odore della biancheria pulita appena stirata; amava il
mercato e la sua allegra confusione, le vele bianche in mezzo al mare,
l’odore
della terra bagnata dalla pioggia, della minestra di carciofi fatta dalla
mamma. Ma soprattutto… amava l’amore!
Libera non tollerava la
prepotenza e l’arroganza, non sopportava chi sbeffeggiava i deboli, chi vantava
diritti sulla vita dei più vulnerabili solo perché ricco e potente. Non
permetteva a nessuno di mettere in ridicolo un altro essere umano:
s’infiammava, rimproverava, faceva di tutto pur di scoraggiare e impedire il
torto e quando non riusciva nel suo onorevole intento, coccolava il “perdente”
con tale passione da far credere veramente nelle parole del Signore: “ Gli
ultimi saranno i primi”. Fu davvero un brutto giorno quello in
cui Libera fu colpita da un male misterioso che inesorabilmente e senza tregua
la consumò.
Le forze l’abbandonavano all’improvviso, a volte fino a farle
perdere i sensi. La medicina non aveva risposte, il suo male non esisteva. I
dottori erano impotenti, senza ipotesi, né spiegazioni scientifiche, né
tantomeno avevano da proporre una cura adeguata. Che Libera
fosse molto amata tutti lo sapevano, ma quel che accadde quando si diffuse la
notizia della sua strana malattia andò oltre ogni immaginazione. Da
ogni luogo, vicino o lontano che fosse, giungevano persone di ogni età e ceto
sociale, di razze diverse e diverse religioni. Tutti si unirono in preghiera.
Il loro più grande desiderio era che Libera guarisse. Volevano vedere quella
ragazza straordinaria, amica di tutti, tornare presto in salute. Non
vi sembra una specie di magia? Ognuno aveva raccontato la storia di questa
ragazza dal nome più bello del sole e, raccontando, aveva aggiunto un po’ di
meriti e di episodi non proprio rispondenti alla realtà, ma non erano neanche
bugie, rappresentavano solo proiezioni di bisogni, voglia di speranza, di
credere possibile una vita più umana, più … libera! Di paese
in paese, di voce in voce, Libera era diventata leggenda: la leggenda di colei
che desiderava fortemente per sé e per tutto il Mondo la LIBERTA’. Per questo
tutti amavano lei e quello che rappresentava. Il male la divorava, ma la
giovane era ancora colma di quell’amore che da sempre la ispirava. Fu
proprio l'amore che circondava Libera, donatole spontaneamente e pieno
di speranza che compì il miracolo che tutti attendevano.
L'amore, la
forza più potente che possa esistere nel Mondo, può annientare il male più
ostinato. Fu così che Libera riacquistò la forza, non soltanto quella fisica,
ma soprattutto quella del suo cuore, che l'aveva fatta conoscere in ogni
angolo, anche il più remoto, del Pianeta Terra. Infine fu chiaro che la sua
malattia era stata causata da tutte le avversità che minano la pace e la salute
di ogni essere vivente: cattiveria e ingiustizia,
povertà e solitudine. Nessuno
merita la sofferenza, l'abbandono, i soprusi.
Libera ora è pronta per una nuova
battaglia contro ogni male, ma non può farcela da sola. Troppe sono le cose da
risanare in questo povero Mondo e certo noi non vogliamo che questa splendida
creatura si ammali di nuovo; dobbiamo aiutarla, sostenerla come meglio
possiamo, soprattutto condividendo un fraterno sentimento che ci unisca e
che non dovrà mai venir meno. Tutti abbiamo bisogno della grande, immensa forza
dell'amore! L'amore ci renderà liberi!
Milvia Di Michele – Daniela BonifaziLibera! |
Nuvole e fantasia! |
Natale con la candida neve |
Il magico suono del violino |
Bianche vele in mezzo al mare |
...ma soprattutto amava l'amore! |
Il male che consuma! |
Tutti si riunirono in preghiera |
L'amore, la forza più potente che possa esistere nel Mondo |
No all'ingiustizia... |
No alla sofferenza, alla solitudine... |
L'amore ci rende liberi! |
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Bellissimo, complimenti !
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