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Libera

Con Libera arrivò la gioia!
Quando Libera venne al mondo, la sua mamma aveva il cuore colmo di felicità. Guardava commossa quella creaturina con gli occhioni spalancati  e se la teneva stretta al petto. Le aspettative che animano ogni neomamma la spinse a dire: “Mia figlia sarà una donna libera, di nome e di fatto." Lo affermò con tale e tanta determinazione che Giuseppe, il marito, non fu neanche lontanamente sfiorato dall’idea di opporsi alla scelta della moglie, scelta che peraltro condivideva. Così Libera ebbe il suo magnifico e originale nome, preludio di un carattere forte e indipendente, che si consolidò durante le varie fasi della sua crescita.
Libera!
Lei amava la vita in ogni sua manifestazione. Amava le piante, gli animali, le nuvole che nel cielo assumevano strane forme e che la sua fantasia convertiva in creature di vario genere,
Nuvole e fantasia!
amava la candida neve che imbiancava il Natale,
Natale con la candida neve
le persone, le canzoni, le poesie, il suono del violino,
Il magico suono del violino
amava perfino lo starnuto di Fiorello quando si emozionava e l’odore della biancheria pulita appena stirata; amava il mercato e la sua allegra confusione, le vele bianche in mezzo al mare,
Bianche vele in mezzo al mare
l’odore della terra bagnata dalla pioggia, della minestra di carciofi fatta dalla mamma. Ma soprattutto… amava l’amore! 
...ma soprattutto amava l'amore!
Libera non tollerava la prepotenza e l’arroganza, non sopportava chi sbeffeggiava i deboli, chi vantava diritti sulla vita dei più vulnerabili solo perché ricco e potente. Non permetteva a nessuno di mettere in ridicolo un altro essere umano: s’infiammava, rimproverava, faceva di tutto pur di scoraggiare e impedire il torto e quando non riusciva nel suo onorevole intento, coccolava il “perdente” con tale passione da far credere veramente nelle parole del Signore: “ Gli ultimi saranno i primi”. Fu davvero un brutto giorno quello in cui Libera fu colpita da un male misterioso che inesorabilmente e senza tregua la consumò.
Il male che consuma!
Le forze l’abbandonavano all’improvviso, a volte  fino a farle perdere i sensi. La medicina non aveva risposte, il suo male non esisteva. I dottori erano impotenti, senza ipotesi, né spiegazioni scientifiche, né tantomeno avevano da proporre una cura adeguata. Che Libera fosse molto amata tutti lo sapevano, ma quel che accadde quando si diffuse la notizia della sua strana malattia andò oltre ogni immaginazione. Da ogni luogo, vicino o lontano che fosse, giungevano persone di ogni età e ceto sociale, di razze diverse e diverse religioni. Tutti si unirono in preghiera.
Tutti si riunirono in preghiera
Il loro più grande desiderio era che Libera guarisse. Volevano vedere quella ragazza straordinaria, amica di tutti, tornare presto in salute. Non vi sembra una specie di magia? Ognuno aveva raccontato la storia di questa ragazza dal nome più bello del sole e, raccontando, aveva aggiunto un po’ di meriti e di episodi non proprio rispondenti alla realtà, ma non erano neanche bugie, rappresentavano solo proiezioni di bisogni, voglia di speranza, di credere possibile una vita più umana, più … libera! Di paese in paese, di voce in voce, Libera era diventata leggenda: la leggenda di colei che desiderava fortemente per sé e per tutto il Mondo la LIBERTA’. Per questo tutti amavano lei e quello che rappresentava. Il male la divorava, ma la giovane era ancora colma di quell’amore che da sempre la ispirava. Fu proprio l'amore che circondava Libera, donatole spontaneamente e pieno di  speranza che compì il miracolo che tutti attendevano.
L'amore, la forza più potente che possa esistere nel Mondo
L'amore, la forza più potente che possa esistere nel Mondo, può annientare il male più ostinato. Fu così che Libera riacquistò la forza, non soltanto quella fisica, ma soprattutto quella del suo cuore, che l'aveva fatta conoscere in ogni angolo, anche il più remoto, del Pianeta Terra. Infine fu chiaro che la sua malattia era stata causata da tutte le avversità che minano la pace e la salute di ogni essere vivente: cattiveria e ingiustizia,
No all'ingiustizia...
povertà e solitudine. Nessuno merita la sofferenza, l'abbandono, i soprusi.
No alla sofferenza, alla solitudine...
Libera ora è pronta per una nuova battaglia contro ogni male, ma non può farcela da sola. Troppe sono le cose da risanare in questo povero Mondo e certo noi non vogliamo che questa splendida creatura si ammali di nuovo; dobbiamo aiutarla, sostenerla come meglio possiamo, soprattutto condividendo un fraterno sentimento che ci unisca  e che non dovrà mai venir meno. Tutti abbiamo bisogno della grande, immensa forza dell'amore! L'amore ci renderà liberi!
L'amore ci rende liberi!
Milvia Di Michele – Daniela Bonifazi


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