(Pasquale Mazzarella)
Ancor la
pioggia continua a cadere,
di una passeggiata non si può godere
senza aprire l' ombrello e incappucciati
con movimenti lenti e spesso impacciati.
Si farà fatica a stringere una mano,
sussurrando BUONGIORNO piano piano
di una passeggiata non si può godere
senza aprire l' ombrello e incappucciati
con movimenti lenti e spesso impacciati.
Si farà fatica a stringere una mano,
sussurrando BUONGIORNO piano piano
INVERNO.
(Claudio
Vicario)
Rispogliò il crudo inverno
gli alberelli del mio orto,
nascondendo sotto il fango
le lor foglie;
ora, spoglie,
le piantine contro il vento
tendon lunghe braccia nude
come anime purganti
dentro il fuoco;
solo un poco
verdeggiante è il rosmarino
della siepe tutt’intorno,
che profuma come incenso
nella Chiesa;
ed è scesa
giù dal cielo lieve lieve
la fatina dell’inverno,
ricamando tutti i rami
con perline,
con stelline,
nuove foglie fredde e strane,
che si sciolgono col sole
non appena su dal cielo
guarda e ride
ed il mondo gli sorride.
Rispogliò il crudo inverno
Immagine tratta dal web |
gli alberelli del mio orto,
nascondendo sotto il fango
le lor foglie;
ora, spoglie,
le piantine contro il vento
tendon lunghe braccia nude
come anime purganti
dentro il fuoco;
solo un poco
verdeggiante è il rosmarino
della siepe tutt’intorno,
che profuma come incenso
nella Chiesa;
ed è scesa
giù dal cielo lieve lieve
la fatina dell’inverno,
ricamando tutti i rami
con perline,
con stelline,
nuove foglie fredde e strane,
che si sciolgono col sole
non appena su dal cielo
guarda e ride
ed il mondo gli sorride.
(Sonia
Tedeschi)
Dal cielo tutti gli angeli
videro i campi brulli
senza fronde né fiori
e lessero nel cuore dei fanciulli
che amano le cose bianche.
Scossero le ali stanche di volare
e allora discese lieve lieve
la fiorita neve.
Dal cielo tutti gli angeli
videro i campi brulli
senza fronde né fiori
e lessero nel cuore dei fanciulli
che amano le cose bianche.
Scossero le ali stanche di volare
e allora discese lieve lieve
la fiorita neve.
(Pasquale
Mazzarella)
La
"merla" puntuale è arrivata
la sommità del monte è innevata.
Sotto una coperta di nuvole nera
un timido raggio fa da bandiera.
Il BUONGIORNO è sempre caloroso,
col cuore sul freddo vittorioso.
la sommità del monte è innevata.
Sotto una coperta di nuvole nera
un timido raggio fa da bandiera.
Il BUONGIORNO è sempre caloroso,
col cuore sul freddo vittorioso.
LA MERLA
(Lalla Tosi)
E la merla che
ci fa????
E' ancora in libertà??
Mai nessuno l'acchiappò
ogni anno si fermò...
E qui sparse neve e gelo
e di nebbia pure il velo.
Ogni anno questa arriva
ed imbianca pur la riva....
E' ancora in libertà??
Mai nessuno l'acchiappò
ogni anno si fermò...
E qui sparse neve e gelo
e di nebbia pure il velo.
Ogni anno questa arriva
ed imbianca pur la riva....
ANNO VECCHIO E
ANNO NUOVO.
(Caludio
Vicario)
Gobbo gobbo, l’anno vecchio,
con i baffi ed il barbone,
con un lungo zazzerone,
e un fagotto sotto il braccio,
appoggiandosi al bastone,
lento lento se ne va.
Mi fa pena, poveretto:
ha le toppe ai pantaloni,
consumati ha gli scarponi,
una giubba sbrindellata
e negli occhi i lucciconi:
triste triste se ne va.
“Resta pur” gli dico io;
“Forse hai freddo ed appetito;
vieni qui, prendi un candito,
due o tre paste, uno spumante,
od un piatto ben condito;
resta qui, accanto a me.”
Ma il vecchin così acciaccato,
con i passi tremolanti,
non si ferma, passa avanti,
e poi dice sottovoce:
“Vi saluto tutti quanti:
è il destin che vuol così!”
Quando scocca mezzanotte,
biondo, giovane e piacente,
l’anno nuovo, tra la gente,
piroettando in danze strane,
fa le folle tutte attente,
ed ognun festa gli fa.
“Fanno dolci prelibati,
danze, brindisi, veglioni;
mangian paste, cannelloni,
carni arrosto, pesci, polli,
tacchinelle, capitoni,
e nessuno pensa a me.
C’è perfino chi mi scaccia,
mi deride, mi calpesta;
ed ognun ride e fa festa,
inneggiando all’anno nuovo,
mentre a me gira la testa
e desidero morir.”
Così dice l’anno vecchio,
quindi vola via, scompare;
l’anno nuovo allora appare,
di coriandoli coperto,
e comincia a fabbricare
di Gennaio il primo dì.
Immagine tratta dal web |
con i baffi ed il barbone,
con un lungo zazzerone,
e un fagotto sotto il braccio,
appoggiandosi al bastone,
lento lento se ne va.
Mi fa pena, poveretto:
ha le toppe ai pantaloni,
consumati ha gli scarponi,
una giubba sbrindellata
e negli occhi i lucciconi:
triste triste se ne va.
“Resta pur” gli dico io;
“Forse hai freddo ed appetito;
vieni qui, prendi un candito,
due o tre paste, uno spumante,
od un piatto ben condito;
resta qui, accanto a me.”
Ma il vecchin così acciaccato,
con i passi tremolanti,
non si ferma, passa avanti,
e poi dice sottovoce:
“Vi saluto tutti quanti:
è il destin che vuol così!”
Quando scocca mezzanotte,
biondo, giovane e piacente,
l’anno nuovo, tra la gente,
piroettando in danze strane,
fa le folle tutte attente,
ed ognun festa gli fa.
Immagine tratta dal web |
danze, brindisi, veglioni;
mangian paste, cannelloni,
carni arrosto, pesci, polli,
tacchinelle, capitoni,
e nessuno pensa a me.
C’è perfino chi mi scaccia,
mi deride, mi calpesta;
ed ognun ride e fa festa,
inneggiando all’anno nuovo,
mentre a me gira la testa
e desidero morir.”
Così dice l’anno vecchio,
quindi vola via, scompare;
l’anno nuovo allora appare,
di coriandoli coperto,
e comincia a fabbricare
di Gennaio il primo dì.
(Pasquale
Mazzarella)
BUONGIORNO con
pioggia incessante
che continua a cadere snervante.
E' inverno, ci vuole pazienza ,
ma quest'anno sembra una penitenza.
Sforziamoci d' essere in allegria
nel sereno saluto da parte mia
che continua a cadere snervante.
E' inverno, ci vuole pazienza ,
ma quest'anno sembra una penitenza.
Sforziamoci d' essere in allegria
nel sereno saluto da parte mia
27 GENNAIO
(il giorno del ricordo della shoah)
(De Gaetano F)
(De Gaetano F)
Una strada senza fine che porta al destino,
come un fiume in piena,
raccoglie disperazione e dolore nel cammino.
A migliaia intraprendono il viaggio colmi di orrore,
occhi sgranati nel vuoto, la voce urla in silenzio,
lasciano la vita e l’amore per la crudeltà di pochi.
A guardarli la paura e l’indifferenza,
chi tenta qualcosa per aiutarli si trova nello stesso destino
crudele l’uomo se ancora ha questo nome.
Odore di mandorle amare penetra nelle narici,
le bocche spalancate nell’ultimo grido,
poi il silenzio nel gelo dell’inverno del cuore.
Scintille si involano e raggiungono Iddio,
nel cielo che, di colpo,
per sempre, si illumina di stelle..
Immagine tratta dal web |
GENNAIO 1994
(Gabriella Villari)
C’è un’Energia
nel mondo, oltre quella
del Sole, della Luna,
delle Stelle e del Mare.
C’è l’Energia
di chi ha la forza di soffrire
senza ad altri pesare
e nello stesso tempo
ha tanta voglia
di Vivere, Gioire ed Amare.
nel mondo, oltre quella
del Sole, della Luna,
delle Stelle e del Mare.
C’è l’Energia
di chi ha la forza di soffrire
senza ad altri pesare
e nello stesso tempo
ha tanta voglia
di Vivere, Gioire ed Amare.
TENEREZZA INFINITA
(De Gaetano Francesco 6/2/14)
Tenerezza infinita,
sentire il tuo pelo tra le dita,
accarezzarti la testa,
mentre la tua coda fa festa.
Per farti felice basta poco,
Immagine tratta dal web |
Ricambi con dedizione e amore,
pronto a dare il tuo cuore.
Per nutrirti, basterebbero gli avanzi,
sempre, insieme a noi, tu pranzi.
Ma invece ti devi abituare,
per il tuo bene, le crocchette a mangiare.
Parlare di te come d’un amico,
ascolta bene ciò che ti dico,
è a dir poco riduttivo,
da quello che ho scritto è intuitivo.
Se fedele può essere un legame,
lo è certamente tra uomo e cane.
Serrato sino alla morte,
così tenero e così forte.
Chi tradisce non sei mai tu,
lo fa l’uomo e non ci pensa più;
un comportamento infame,
quello d’abbandonare un cane.
Perché perdere così un amico,
qui lo giuro e qui lo dico,
è come rinunciare alla vita,
da Dio donataci e tanto ambita!
SMERIGLIO
(Franco Pulzone)
Vestali di colori,
mantelli naturali
per scorrer la vita,
schizzano l'iride
di sapori annodati,
stregano l'Essere.
MISERIA E FREDDO.
Immagine tratta dal web |
Sbriciola, sbriciola:
bianca bianca,
fitta fitta,
scende giù
da lassù….
Oh, che freddo alle manine!
E i piedini? Son gelati!
Se le scarpe sono rotte,
peggio ancora,
son bagnati.
Chi ha il cappotto
ed il cappuccio
con la sciarpa penzoloni
e alle mani due guantoni
intessuti con la lana
dall’affetto della mamma,
non ha freddo;
ma chi ha solo il grembiulino,
viene a scuola infreddolito
come un povero uccellino
che per fame
esce fuori dal suo nido,
eImmagine tratta dal web, trovando solo neve,
e, trovando solo freddo,
dopo aver rabbrividito,
triste triste se ne sta.
Oh, mio Dio!
Se il mio vuoto borsellino
diventasse gonfio e grande
come il cuore che qui batte,
darei tutto per vestirlo,
ed allor sarei felice
della sua felicità.
Sbriciola, sbriciola:
bianca bianca,
fitta fitta,
scende giù
da lassù….
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