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Quella luce lassù... Al cuor non si comanda! Terza parte di una quadrilogia narrativa

Era finalmente giunta la Primavera! Giada l'aspettava sempre con grande impazienza, poichè il risveglio della natura, con l'esplosione di meravigliosi colori, il verde dei prati, il rosa dei peschi in fiore, il bianco del gelsomino e le straordinarie tonalità delle rose di ogni tipo, per non parlare del profumo che si diffondeva nell'aria, le rammentava il fantastico paesaggio del Pianeta Giochino e naturalmente il suo amico XXY e tutti gli altri abitanti.
I colori della primavera
Erano passati tre anni dall'ultimo incontro dei due amici "spaziali", che però non avevano mai cessato, nè diradato i loro contatti sempre tramite lo spaziofono. Si tenevano aggiornati sugli avvenimenti che coinvolgevano entrambi e, al momento dei saluti, ogni sera, nessuno dei due voleva chiudere per primo il collegamento; era divenuto una specie di gioco per loro...chiudi prima tu...no tocca a te stavolta...e così via, ma la verità era che il legame che si era instaurato tra i due era così forte che lasciarsi era sempre difficile. Eh, già...di nuovo quella sensazione: nostalgia allo stato puro! A volte, in videoconferenza, sia Giada che XXY, parlavano di un possibile nuovo incontro, ma gli impegni erano tanti: università per Giada,
Si studia!
che guarda la coincidenza si stava specializzando in astrofisica, e lavoro per XXY. No, non avete capito male, ebbene sì, la domanda che la ragazza si era posta durante il suo secondo soggiorno su Giochino, e cioè se gli abitanti lavorassero, ora aveva avuto risposta. Ogni giochiniano aveva delle mansioni specifiche, c'era chi si occupava della manutenzione degli splendidi giardini con i profumatissimi fiori che Giada ricordava fin troppo bene,
I meravigliosi giardini di Giochino
chi controllava le speciali capsule
Capsule vitali
in cui gli ultramillenari, al termine del loro ciclo vitale, come ricorderete, venivano "centrifugati" per permettere la nascita di neonati che sarebbero poi stati adottati, e quindi c'era anche chi gestiva le adozioni.
A nuova vita!
Non mancavano poi i "gastronomi", che confezionavano i vari pasti, distribuendoli in barattoli diversi per colore e forma;
Delizie giochiniane
naturalmente c'erano sempre gli "esploratori" spaziali, che andavano in cerca di nuovi giochi da importare sul Pianeta...
Alla scoperta dello spazio profondo!
ma ora basta, scopriremo in seguito quali altre occupazioni avessero i giochiniani. Torniamo ai nostri ragazzi.
Giada era diventata proprio una bella giovane: un viso finissimo, labbra rosse, un fisico ben modellato ed armonioso.
Un amore di ragazza!
Molti ragazzi della sua età avevano più volte cercato di farle la corte, ma senza alcun successo. In parte poichè per Giada lo studio veniva prima d’ogni altra cosa e nel quale era impegnata quasi tutta la giornata, ma anche perchè il suo cuore era rivolto lassù,  anche se lei non si  rendeva conto sino a qual punto.

Certo usciva talvolta con compagni dell'università, e tra ragazzi e ragazze si divertiva passando la serata in pizzeria o a qualche festa,
Si balla!
però sentimentalmente non riusciva a impegnarsi. Qualcosa non le consentiva di lasciarsi andare.

Anche XXY aveva poco tempo per le ragazze di Giochino; il lavoro lo impegnava molto e anche lui, pur non mancando di occasioni, nel momento in cui qualcosa avrebbe potuto diventare più di un'amicizia si bloccava, senza sapere bene perchè. O meglio, il  perchè lo immaginava, ma gli riusciva difficile  accettarlo.
Nel frattempo comunque la vita continuava con lo stesso ritmo e i consueti "incontri" in videoconferenza per i due ragazzi, che si scambiavano reciproche confidenze, parlando  dei loro impegni, delle novità, delle rispettive famiglie; ma nei loro colloqui trovavano spazio anche lunghi silenzi, durante i quali essi si guardavano tramite webcam, fissandosi negli occhi.
Dialoghi interspaziali
A volte Giada distendeva la mano aperta e quella di XXY si accostava alla sua, anche se la sovrapposizione non riusciva perfettamente, visto che avanzavano le due dita in più del ragazzo. Poi, come svegliandosi da un sogno ad occhi aperti, i due amici continuavano a conversare come se niente fosse e la sera si salutavano, con un po' di malinconia.

Una mattina Giada si svegliò, come al solito, molto presto; le seccava arrivare in ritardo alle lezioni, quindi programmava la sveglia perchè suonasse alle sette in punto.
Svegliaaaa!
Di corsa a far colazione, toilette, abbigliamento comodo e via...di corsa all'Università. Al suo arrivo trovò tutti gli studenti fuori dalla struttura, c'era grande agitazione e lei non riusciva a comprendere cosa stesse succedendo. Avvicinò una sua compagna di corso:"Arianna, ma che succede"? - chiese.

-"Sembra che il nostro Padiglione fosse pericolante e durante la notte ne è crollata una parte - rispose Ari - così, a scopo precauzionale hanno sospeso tutte le lezioni, per fare una verifica di ogni edificio". Poi, voltandosi verso Giada con un bel sorriso furbetto stampato in faccia aggiunse:"Sai cosa vuol dire"?
-"Cosa"? - chiese Giada.
Arianna, gettando a terra lo zainetto e cominciando a saltare come un grillo, cantava:"Niente esami, niente professori, per un mesetto ne siamo fuori...ah ah ah"!
Contagiati dal suo entusiasmo, anche altri studenti si unirono al "ballo tribale"...sembrava di partecipare al carnevale di Rio!
Vacanze impreviste

Giada però, che non amava molto la confusione, preferì allontanarsi da quella bolgia infernale e, quando scorse il suo professore, corse da lui per avere informazioni più precise circa la situazione.
-"Eh, cara mia, non si mette niente bene, no. Sembra che si vorrà circa un mese e mezzo per fare le opportune verifiche e risanare ogni struttura". Poi, sorridendo e dando un affettuoso "buffetto" sulla guancia di Giada disse con aria complice:" Sembra che dobbiate anticipare le vacanze. Eh eh, non mi stupirei se qualche sfaticato fuoricorso abbia rivolto le sue preghiere a San Propizio, protettore dell'ozio...Eh eh eh"!! - e così, ridendo, il suo bizzarro docente si allontanò.
Eccentrico professore
A Giada non restava che tornare a casa, ma sullo scooter rosso che i suoi le avevano regalato dopo il 30 e lode preso nell'ultimo esame, la sua mente cominciò a lavorare freneticamente su un progetto che si faceva sempre più concreto nel futuro della ragazza: un mese e mezzo di vacanza...un mese e mezzo di vacanzaaaaaa!!!!!
Che fretta Giada!

-"Ho deciso...Giochino, aspettami"!
Era quello il suo progetto: tornare sul Pianeta che tanto amava. Certo, avrebbe dovuto parlarne con XXY e incrociava le dita, sperando che non vi fossero impedimenti che potessero ostacolare il viaggio tanto desiderato.
Quella sera, collegandosi con il suo amico, lo salutò con inconsueto entusiasmo e gli occhi che brillavano come stelle del firmamento, la qual cosa non sfuggì al suo amico spaziale che, con tono scherzoso le chiese:"Hai bevuto qualche drink di troppo, amica mia? Che si festeggia"?
-"Spero qualcosa di grandioso, sempre che tu sia pronto a"buttarti"! - rispose Giada.
-"Buttarmi? Intendi forse quella stratosferica esperienza del Bungee Jumping? Ah ah, ricordo ancora le risate che ci siamo fatti quando il Gran Maestro si è lanciato dal punto più alto del Pianeta e per poco non ci rimetteva il naso. Che spasso"!
C'è chi osa...nello spazio!

-" Non intendevo proprio quello, mio caro, ma semplicemente buttarti ancora una volta in un'impresa di recupero".
-" E chi dovrei recuperare"? - chiese curioso XXY.
-"Me, sulla Terra...ancora, se puoi, se ti va, se ne hai il tempo, se...
-"HIP HIP...URRA! - gridò lo scatenato amico - quanto ci metti a fare i bagagli? Tra dieci minuti sono da te, arrivoooo"!
Giada, senza poter nemmeno dire...A, rimase con la bocca aperta e gli occhi sbarrati, poi realizzò quanto il suo amico gli aveva risposto e si precipitò a fare le valigie. Giusto il tempo di salutare i suoi, vestirsi con più cura possibile e truccarsi un po’, solo un pochino, che la casa-astronave di XXY atterrava in giardino.
Giada si precipitò verso lo sportello che si apriva e non appena il suo caro amico mise piede sull' erba gli saltò al collo e, non resistendo, gli scoccò un bacione ma proprio uno di quelli bei sonori sulla guancia. XXY rimase per un attimo sbigottito ma poi strinse a sè Giada e guardandola teneramente negli occhi, con quei suoi occhi alla Deep affascinanti, ricambiò il bacio ma sulle labbra della ragazza, che rimase senza fiato, con le gambe che le cedevano e una strana sensazione, quasi una leggera scossa elettrica che le attraversò tutto il corpo, per non parlare del cuore che batteva a mille! Rimase lì impalata senza sapere cosa dire, ma per fortuna XXY fu così bravo da rompere il ghiaccio e, prendendole le mani la allontanò da sè giusto per poterla guardare ed esclamò:" Per tutte le Galassie...ma sei bellissima"! E di nuovo l'attirò a sè dicendo con enfasi:" Quanto mi sei mancata, Giada, non riuscivo a crederci quando mi hai chiesto di venirti a prendere"!
L'amica, che nel frattempo aveva riacquistato il controllo di sè, a sua volta osservò l'amico e, stupita anch'essa, disse:" Ma dimmi un po' XXY...anche tu sei cambiato, le tue mani, aspetta...uno, due, tre, quattro e cinque...dita? Anche nell'altra mano? E il tuo aspetto...niente più cresta nè pomo sporgente"! - E lo guardò con aria interrogativa, aspettando una spiegazione.
-" OK! Tu sai naturalmente che noi giochiniani possiamo assumere l'aspetto fisico di chiunque, pur rimanendo noi stessi. Non è l'esteriorità che è importante, ma i sentimenti e i valori. Da quando sei partita dopo la tua ultima visita sul mio Pianeta, il Gran Maestro ha disposto che ciascun abitante di Giochino dovesse assomigliare quanto più possibile a voi terrestri, dato che ormai possiamo considerare i nostri due Mondi gemellati.
A come Amicizia e Amore senza confini
Lui anzi vorrebbe intensificare i contatti tra noi e mi ha nominato ambasciatore con l'incarico di invitare dieci famiglie ogni vostro anno solare, a trascorrere una vacanza su Giochino. Beh, dovendo scegliere chi impersonare, ho voluto assumere le sembianze di quell'attore che ti piace tanto, Johnny Depp, però più giovane, naturalmente"! - e allontanandosi da lei, allargò le braccia e fece un giro su se stesso, poi si fermò aspettando un suo commento.
Wow!

Giada non potè che dire:"Però! WOW! XX...-"No, non chiamarmi più così - la interruppe il ragazzo - noi tutti abbiamo deciso che se cambiare si doveva, anche i nostri nomi avrebbero dovuto essere più...pronunciabili, insomma! E devi convenire che XXY è veramente inadeguato a questo punto".
-" E, di grazia, quale sarebbe il tuo nuovo nome"? - chiese Giada, che ormai era tornata di nuovo la giovane indomita e sicura di sè che il ragazzo ben ricordava, anzi era quello il lato che più amava di lei.
-" Che domande...chiamami Johnny, o John se preferisci...servizio completo, ovvio: fisico e nome. Prendi due e paghi uno"! - aggiunse con un sorrisetto malizioso e divertito.
Giada pensò:" E ha pure un senso dell'umorismo straordinario...bello e possibile, cara Nannini, e chi se lo fa scappare"!
A parte tutto, la ragazza dovette convenire che il Gran Maestro o come si chiamava ora, aveva avuto un' idea strepitosa: un gemellaggio! Pensò alle famiglie che avrebbero potuto recarsi su Giochino con i loro bambini. Quanto si sarebbero divertiti!
Lo disse anche a...Johnny:" Egregio ambasciatore, sono lieta di darle il benvenuto qui, sul nostro Pianeta. Devo dire che la sua iniziativa è assolutamente gradita e...
-"E piantala, dai...ah ah ah"! - rise di cuore il ragazzo per la performance di Giada - Vieni qui, "mattacchiona" - e di nuovo l'abbracciò con slancio.
Questa è felicità!
Poi entrambi scoppiarono a ridere felici per essere di nuovo insieme.

Ora veniva la parte più difficile: con quale criterio sarebbero state scelte le famiglie che avrebbero soggiornato su Giochino? Johnny a quel punto non aveva la minima idea di quale potesse essere la soluzione ideale, ma Giada, lei sì che sapeva come gestire la cosa nel migliore dei modi: avrebbero avuto la precedenza le famiglie più povere, quelle che non potevano mai permettersi una vacanza e che lavoravano duramente tutto l'anno. Johnny si dette uno "scappellotto":" Perchè non ci ho pensato io"?
-"Perchè io sono più brava di te, alieno...ah ah ah"! - e la giovane scappò in casa continuando a ridere, inseguita da un Johnny allegro come mai in vita sua, preparandosi alla sorpresa della famiglia della "sua" Giada.
Piero e Cinzia erano in cucina e stavano per mettersi a tavola, dato che la cena era pronta.
-"Ma dov'è finita Giada"? - esclamò sospirando la mamma.
-"Cara mia, eppure ormai dovresti conoscere tua figlia; con una serata così sarà certamente in veranda a scrutare il cielo o in camera sua a "chattare" via spazio col suo amico giochiniano"!
-"Giadaaaa...la cena si raffredda...guarda che se non vieni subito do tutto ai gatti, chiaro"?
Evviva! Si mangia!

Fu in quel preciso momento che la ragazza entrò dondolandosi, guardando in alto, le mani intrecciate dietro la schiena, l'espressione un po' vaga ed assente, fischiettando la colonna sonora di Star Wars.
La forza sia con te!

I suoi genitori, sbigottiti, la osservarono preoccupati, la madre le si avvicinò toccandole la fronte per sentire se per caso avesse la febbre, ma la temperatura corporea sembrava normale.
-"Giadina - le chiese Cinzia con calma - tesoro, ti senti bene? Per caso hai battuto la testa? Vuoi che chiami il dottore"?
- " Oh sì, ti prego mamma; sai, credo di avere le allucinazioni...non so, poco fa ho visto...
-"Hai visto?...
-"Ho visto...
-"Ma insomma Giada - scoppiò il padre spazientito da tutta quella "manfrina", vuoi dirci o no che cosa hai visto, per ridurti in questo stato confusionale"?
-" Johnny Depp"!!!E' qui fuori...vieni Johnny, fai il tuo ingresso trionfale"!
E così il ragazzo entrò mentre quella pazzerellona di Giada applaudiva con entusiasmo ed emetteva grida da fan scatenata, come avviene quando una folla di "scalmanate" attende il suo idolo; che si trattasse di un attore o un cantante, non faceva differenza.
Piero e Cinzia, però non caddero nel tranello questa volta. Tuttavia, rivolgendosi un'occhiata d'intesa, decisero di stare al gioco e invitarono l'ospite inatteso a sedersi in salotto, si profusero in mille moine e "salamelecchi", gli offrirono caramelle e cioccolatini, un cocktail a base di frutta,
Fantastico!
poi Piero prese una decina di DVD in cui il protagonista era l'attore (quello vero), chiedendogli in ginocchio di autografarli tutti, finchè, visto lo smarrimento dei due ragazzi, scoppiarono a ridere come matti, esclamando:" Ma ci avete preso proprio per due "babbei"? Una volta passi, ma farsi "fregare" la seconda è troppo"! Vieni qui, ragazzo mio - disse Cinzia - voglio un superabbraccio! Di' un po', quand'è che sei arrivato? Beh, lasciatelo dire, lo stesso travestimento per la seconda volta, non è stata una trovata geniale"!

-"Direi proprio di no - aggiunse Piero - stavolta non ci siamo cascati, eh eh"!
-" Veramente non è più un travestimento cari i miei genitori, dovete sapere che XXY è definitivamente così, come lo vedete! Ok, io direi di andare a cena, poi con calma vi spiegheremo tutto, anche perchè ci servirà il vostro aiuto per un progetto molto, ma molto speciale"!
-"Sì, tutto questo trambusto mi ha fatto venire un certo appetito, inutile stupirsi - disse Piero - sappiamo bene che da voi due c'è da aspettarsi di tutto. A tavola"!
La cena fu un momento di serena aggregazione.
Slurp!
Gustando i manicaretti di Cinzia, ottima cuoca, si conversava amabilmente sugli argomenti più vari, dai nuovi giochi che erano stati inventati o importati su Giochino, alle novità riguardo i telefoni cellulari di ultima generazione in uso sulla Terra. Di tanto in tanto Piero raccontava una delle sue barzellette, che facevano ridere solo i polli, ma tutti facevano finta di divertirsi e ridevano per compiacerlo;
Ah! Ah! Ah!
Giada parlò dei suoi studi e degli ultimi avvenimenti che l'avevano indotta a chiamare il suo amico, cioè l'interruzione delle lezioni. La mamma di Giada, dopo aver servito il dessert, una splendida torta ai frutti di bosco, invitò tutti a sedersi in salotto dove avrebbe servito il suo specialissimo caffè shakerato alla nocciola e finalmente avrebbero parlato delle novità annunciate da Giada, riguardo all'amico alieno.
Caffè shakerato...sempre un'ottima idea!

-"Mmmmm!!! E' qualcosa di divino - esclamò XXY alias Johnny dopo aver assaggiato la particolare bevanda - signora Cinzia, i miei complimenti"!
-"Ohilà, e cosa sono tutti questi convenevoli, ragazzo mio"? Tu sei di casa ormai, perciò chiamami Cinzia e dammi del tu, ok"?
-"Ok, grazie Cinzia, in effetti da voi mi sento a mio agio, siete delle persone veramente speciali"!
-"Avete finito coi salamelecchi, gente? - li interruppe Giada, esplicita e "guerriera" come sua consuetudine - ora dobbiamo parlare di cose serie, del progetto che abbiamo in mente noi due"! - aggiunse toccando la spalla dell'amico, che si volse e la guardò teneramente.
-" D'accordo, vi ascoltiamo".
-"Ehm, sì...dunque...- esordì la figlia ancora turbata dallo sguardo di Johnny Depp di pochi istanti prima, e come biasimarla?
Comunque, ripreso il controllo di sè, espose ai genitori ciò che intendevano realizzare su Giochino, chiedendo loro consigli e collaborazione. -"Sarebbe magnifico se poteste venire anche voi, questa volta"! - aggiunse Johnny e Giada annuì con un sorriso.
-Wow, che iniziativa fantastica ragazzi e che novità rivoluzionarie su Giochino, chi se lo aspettava"? - commentò Piero che rivolgendosi alla moglie disse:" Che ne dici di una seconda "luna di miele" tra le stelle tesoro? Ci "buttiamo" in quest'avventura spaziale"?
Romantico, no?
Cinzia, senza un attimo di esitazione, gridò con tutto il fiato che aveva:"SI'...SI' e ancora SI'! A dormire gente, domani ci aspetta una giornata impegnativa...faremo i bagagliiiiii"!!
 - e prendendo per la mano il marito lo trascinò letteralmente su per le scale fino alla loro camera.
-"Però, che entusiasmo"! - esclamò Johnny, rivolgendosi a Giada che, imbarazzata per fatto di essere rimasta sola col ragazzo, rimase muta facendo appena un cenno col capo e poi cominciando a giocherellare col cucchiaino da caffè.
Johnny allora le prese entrambe le mani tra le sue e, guardandola negli occhi, le disse con dolcezza:" Lo so cosa provi, Giada, è lo stesso anche per me, ma questo non deve allontanarci o compromettere la nostra splendida intesa. Rimaniamo noi stessi e poi, come dite dalle vostre parti "Se son rose...fioriranno"! Che ne pensi"?
- "Penso che ti voglio bene e che sono perfettamente d'accordo con te. Ora seguiamo il consiglio di mamma...a proposito, voi giochiniani dormite ancora sotto un grande cappello? Sarebbe un bel guaio, perchè non ne abbiamo in casa"!
-"Cosa? Oh no, abbiamo perso quell'abitudine da un pezzo, precisamente da quando abbiamo scoperto la comodità di un soffice letto"!
-"Bene, allora seguimi superstar, ti mostrerò la stanza degli ospiti"!
I ragazzi, tenendosi per mano salirono le scale e, giunti davanti alla camera dove avrebbe dormito l'amico, si augurarono la buonanotte con un tenero bacio sulle labbra.
Certo possiamo immaginare quali sarebbero stati i dolci sogni di Giada, ma allo stesso tempo la domanda sorge spontanea:"I giochiniani...sognano"?
Se sognano!
Quando essi si addormentano, un mondo intero, fatto di sogni magici, si forma e prende vita per accoglierli.
Ogni giochiniano viene a trovarsi all’interno di  una bolla leggera e trasparente, con dei magnifici riflessi colorati, vola nel mondo dei sogni e…PLIC!...mentre l’involucro luminescente svanisce, colui che era dentro il globo diventa il protagonista della favola più bella che si possa immaginare, naturalmente sempre  a lieto fine.
Un bel sogno!

- “Gli incubi? Ma cosa sono”?- risponderebbe XXY, se qualcuno glielo chiedesse.

Il sogno del nostro  Johnny Depp potreste però immaginarlo anche voi: un sogno pieno d'amore con la sua Giada, un romantico ballo tra le stelle lucenti e la luna, volando fino a sfiorare l'acqua profumata del torrente Acquarone, infine sui prati del giardino, mentre il mandorlo lascia cadere su di loro i suoi petali profumati.
Il sogno continua!

Poi, nel sogno, Giada lo sorprende, ridendo color rosa e, mostrando, maliziosamente, una crestina azzurra seminascosta tra i bellissimi capelli biondi: un dono al suo innamorato, un cambiamento non necessario e non richiesto, ma da lei desiderato perchè amava tutto di XXY , anche quello che, per altri, era inconcepibile amare.
Ma gli altri non potevano comprendere!
Lei, invece comprendeva e non poteva che apprezzare ogni cosa del suo amico, anche quello che ora era cambiato.
C'erano cose che appartenevano alle sue radici, e lui, per amor suo, si era proiettato nel futuro rinunciandoci. Come non amarlo?
Era solo un sogno, naturalmente. Ormai la decisione di "umanizzarsi" per i giochiniani era definitiva ed essi erano ben felici di averla presa. Il loro nuovo aspetto, scelto dopo attenta riflessione ed accurate considerazioni in sede di Consiglio Generale con a capo il Gran Maestro, avrebbe consentito loro di poter visitare il nostro Pianeta, confondendosi con i Terrestri, senza destare il panico generale. La scelta di rimanere tali anche su Giochino era dettata dal fatto che le trasformazioni interferivano con la sofisticata tecnologia dei loro componenti; non dimentichiamo che essi erano macchine, pensanti, capaci di provare sentimenti ed emozioni, come ben sappiamo, ma sempre macchine. La cosa positiva era che, nelle sembianze umane, essi avevano acquisito anche la possibilità di percepire ogni cosa attraverso i cinque sensi di cui gli umani sono dotati: tatto, udito, vista, olfatto e gusto, ma quest'ultimo lo avevano già, se ben ricordate, anzi...erano dei golosoni di prim'ordine!
Ma torniamo ai sogni...che meraviglia! Johnny quella notte non fu l'unico ad essere visitato da una bolla trasparente; anche Giada ebbe questo privilegio: il suo primo sogno alla maniera giochiniana, e che sogno! Ella passeggiava per i magnifici prati fioriti, estasiata ed inebriata dal profumo intenso che era nell'aria, quando vide venirle incontro il suo Johnny, sorridente, che la salutava da lontano con la mano e quindi la raggiungeva, ed insieme continuavano a camminare, fino ad un piccolo globo, che somigliava in tutto e per tutto alla casa-astronave, ma in miniatura. V'era posto solo per due passeggeri. I ragazzi salirono e Johnny, ai comandi, fece sollevare il mezzo ed insieme partirono per esplorare lo spazio pieno di stelle ed altre meraviglie.
Pronti all'avventura!

Al risveglio Giada era piena di energie ed impaziente di partire, perciò chiamò a raccolta la famiglia ed il suo amico, andando a bussare con forza alle loro porte, gridando contemporaneamente:"Sveglia, gente! Rendez vous in cucina tra dieci minuti al massimo...a colazione"!!!!
Quando i suoi, seguiti da Johnny, varcarono la soglia della cucina, trovarono la tavola imbandita: ciambelle e croissant fragranti, cappuccino e frutta fresca.
Ricca colazione!

-"Non ci posso credere - disse Cinzia - in vita tua mai hai cucinato qualcosa, che cambiamento...WOW"!
-"E' che ho fretta di partire, voi no"?
Ovviamente i suoi genitori erano più che felici di quella "gita" inaspettata e, dopo la colazione, avendo già preparato i bagagli la sera prima, potevano gettarsi in quella straordinaria avventura spaziale.
Si parte!
Partirono molto presto, per non dare nell'occhio, e in un baleno toccarono il suolo di Giochino. Nessuno li aspettava dato che sul Pianeta era, per così dire, notte...pur splendendo i due Soli, come noto ormai. Dunque Johnny, con l'aiuto di Giada, decise di predisporre ogni cosa per il rientro a casa dei suoi genitori ed insieme prepararono le stanze per gli ospiti che sarebbero state occupate rispettivamente da Piero e Cinzia e da Giada. Dovendo aspettare che la vita si svegliasse sul Pianeta, decisero di disfare i bagagli e riposare un po', dato che sia pur brevi, i viaggi spaziali sono un po' stressanti, come quando si cambia fuso orario sulla Terra. Un pisolino non guastava.

Trascorsa una mezzora, Giada si svegliò, ancora insonnolita, rimase per un attimo disorientata. Poi, guardandosi attorno realizzò:"Sono veramente su Giochino, credevo di stare ancora sognando. Che bella dormita! - pensò "stiracchiandosi", e subito dopo balzò giù dal letto. Non voleva certo perdere tempo prezioso a "poltrire" quando c'erano così tante cose da organizzare insieme a Johnny. In fretta si lavò con l'acqua di rose che scaturiva da una sorta di rubinetto molto particolare, quindi si vestì con cura e, naturalmente si truccò come ormai era abituata a fare da quando aveva varcato la soglia dei diciottanni e sua madre si era rassegnata all'idea che la sua Giada non fosse più una bambina. Non restava che spazzolare la sua bionda chioma e voilà...PRONTA!
Mentre si accingeva ad aprire la porta della sua stanza, sentì bussare con delicatezza. Il cuore cominciò a batterle forte, immaginando chi potesse essere oltre la soglia, ma cercò di controllarsi ed aprì, trovandosi di fronte...Johnny!
-"Buongiorno, principessa"! - la salutò con un inchino l'amico.
-"Sei stato a scuola da Benigni, quando eravamo sulla Terra"? - chiese divertita Giada.
Cos'altro?

-"Benigni...non capisco"!
-"Fa niente, ti spiegherò poi - disse la ragazza divertita e lusingata - ora dobbiamo andare dal Gran Maestro. Dai, sbrigati, poltrone! Dopo aver attraversato i "Giardini della Tranquillità", frequentati da famiglie con bambini...giochiniani, ovviamente, oltre che da coppie più anziane che sedevano sulle panchine di soffice gomma, che diventavano anatomiche,
Comodità e bellezza a Giochino
per così dire, cioè si adattavano perfettamente al corpo di chi si sedeva, regalando un meraviglioso relax, i due ragazzi passarono sul "Ponte dei desideri",
Il ponte dei desideri
dove si recavano le giovani coppie appunto per esprimere ciò che desideravano, lanciando nel torrente che scorreva sotto di loro un fiore, ma non uno qualsiasi; ad ogni tipo di fiore infatti corrispondeva un desiderio. Finalmente Giada e Johnny raggiunsero la casa del Gran Maestro e, per annunciare la loro visita, fecero tintinnare la campanella situata accanto alla porta d'ingresso.
E' permesso?

-"Chi è a quest'ora? - si sentì brontolare - Qualcuno è caduto dal letto, oggi"? - e l'anziano giochiniano aprì. Quando realizzò che si trovava di fronte quella deliziosa terrestre, che con la sua grazia ed intelligenza, ma soprattutto per i numerosi giochi che aveva portato sul suo Pianeta, aveva conquistato tutti, ma proprio tutti, non riuscì a trattenersi e l'abbracciò, commuovendosi perfino.
-"Su, entrate, miei cari, abbiamo così tante cose da raccontarci.
Fu così che i tre conversarono amabilmente gustando una squisita tazza di cioccolata calda con panna e cialde fragranti, altra novità importata da Giada su Giochino proprio in quest'ultima visita, e che lasciò l'anziano giochiniano letteralmente estasiato!
Cioccolata...che delizia!

Approfittando dello stato di grazia del Gran Maestro, i due amici pensarono che fosse il momento opportuno per esporre il loro progetto, quello cioè di attuare un gemellaggio tra i loro pianeti, con visite guidate e varie iniziative culturali e...ricreative naturalmente!
-"Sapete cosa vi dico, ragazzi? - disse l'anziano - Mi sembra un'idea eccellente, ma che dico eccellente...grandiosa! In fin dei conti, con la nostra decisione di assumere le vostre sembianze terrestri, non ci saranno problemi a visitate il tuo Pianeta, cara figliola; non spaventeremmo nessuno e potremmo confonderci con i tanti turisti che girano un po' dappertutto, sulla Terra, come tu ci hai raccontato, cara Giada. Lo stesso avverrebbe su Giochino e, dato che come ben sai, i viaggi spaziali con le nostre case - astronavi sono velocissimi, si potrebbero organizzare anche gite scolastiche e...beh, al resto penseremo con calma, un po' alla volta"!
-" Ma è splendido tutto ciò - commentò Giada. Poi, rivolgendosi a Johnny, esclamò:"Credo che questo sia l'inizio di un legame così stretto tra i nostri pianeti, che ci unirà sempre di più"!
Johnny, ormai questo era il suo nome, annuì sorridendo alla ragazza che gli sedeva accanto, quella straordinaria ragazza che aveva cambiato la sua esistenza.
-"Ora si è fatto tardi, Giada, e dobbiamo tornare a casa o i tuoi si preoccuperanno"! - disse il ragazzo.
-"Allora andate figlioli, anch'io andrò a riposare e domani, in una conferenza stampa, annuncerò alla popolazione di Giochino il vostro...no, il "nostro" progetto. Saranno tutti entusiasti, ne sono più che convinto".
Giada e Johnny lasciarono la casa del Gran Maestro e, mano nella mano, tornarono a casa.
Tenerezza!

Durante il tragitto i due ragazzi alternarono momenti di vivace conversazione ad altri di silenzio, come se avessero bisogno di verificare che ciò che stavano vivendo fosse realtà e non pura fantasia. Allora si stringevano forte le mani e, guardandosi attorno, vedevano il Pianeta svegliarsi poco a poco, le stradine popolarsi di giochiniani che riprendevano le consuete attività quotidiane. Giunti ai "Giardini della Tranquillità",
Giardini della Tranquillità
Giada volle assolutamente provare le particolari panchine in gomma e, una volta seduta, non potè fare a meno di commentare:"WOW! Che sballo! Ma sono comodissime, credo che potrei anche dormirci! Sai che ti dico, Johnny? Dovremmo promuovere anche scambi commerciali tra i nostri due Pianeti. Ma, dico, te l'immagini panchine come queste sulla Terra? Te lo dico io, quella smorfiosa di Sabrina Ferilli rimarrebbe senza lavoro. E poi, che razza di pubblicità è: "Beato chi s'o o fa'...'l sofà"!
La Ferilli senza lavoro?
Johnny non aveva la minima idea di cosa stesse parlando Giada, ma non aveva importanza, lui l'ascoltava estasiato e comunque incapace di gestire quel ciclone di ragazza. La guardava e annuiva, mentre lei, alzandosi, lo riprese per mano e quasi trascinandolo, continuava a parlare, a parlare senza sosta, di questo e di quello, finchè d'improvviso tacque: erano giunti al "Ponte dei desideri". Che bello era! E quante giovani coppie erano affacciate al parapetto, osservando i fiori che avevano gettato un istante prima scorrere via, trasportati dall'acqua di rose, pensando ai desideri che avevano espresso, intensamente, così che potessero realizzarsi.
Petali dei desideri
I due ragazzi allora si guardarono, un po' imbarazzati forse, consapevoli di pensare entrambi la stessa cosa. Fu Johnny questa volta a parlare per primo:" Giada, credo tu sappia che io ti considero speciale, fin dal primo momento che ti ho vista, nel tuo giardino, ricordi"?

-"E come potrei dimenticarlo! Certo che eri proprio strano! Ma anch'io ho capito subito che c'era in te qualcosa di unico, magico direi"!
-"Ora non esagerare...magico! Ah ah"!
-"Ah, dunque è così...ridi di me, eh! Ora te la faccio pagare giochiniano! - esclamò Giada facendogli il solletico, per poi scappare su e giù per il ponte, finchè il ragazzo riuscì ad afferrarla e scoppiarono a ridere entrambi come matti, mentre le coppiette li osservavano divertiti. Un anziano che passava di lì per raggiungere il parco commentò:"Eh, l'amore...l'amore"! - e scuotendo il capo proseguì sorridendo.
-"Tu credi che..." - iniziò Giada. -"...ci siamo innamorati"? - concluse Johnny.
I due giovani si guardarono negli occhi e la risposta era lì, nell'intensità del loro sguardo che valeva più di mille parole.
-"Aspettami qui - disse Johnny - aspettamiiiii"! - e così...gridando corse via, lasciando Giada piantata lì come un salame, ma ci mise pochi istanti a tornare, con le braccia dietro la schiena, come a nascondere qualcosa. Ed era proprio così: quando fu di fronte alla "sua" ragazza, portò avanti le mani e le sollevò, fino a mostrare due splendidi fiori, uno diverso dall'altro, per forma e per colore.
-"Che belli! - esclamò Giada - Ma..."
-"SHHHH! Non devi dire nulla, ora ti spiego. Vedi questo fiore dai petali variopinti?
Fiore di Giada


Questo è per te, e dovrai lanciarlo dal Ponte dei desideri, ad occhi chiusi, esprimendo il tuo più grande desiderio. Lo stesso farò io, lanciando il mio fiore, questo"! - concluse mostrandoglielo.
Fiore di Johnny

E fu così che i due giovani, dopo uno sguardo d'intesa, chiusero gli occhi e lanciarono i loro fiori.
Non credo sia difficile intuire quali fossero i loro desideri. Vi sembra strano? E perchè mai? Non sapete che l'Amore, sì, quello con la A maiuscola, è universale? L'amore non ha confini, se è vero e puro. Cosa? Una favola? Non è reale tutto ciò? Certo, con questi pregiudizi e con quegli occhi non potreste pensarla diversamente. Ma per un istante, solo per un istante, cercate di guardare il Mondo con gli occhi della fantasia ed un mondo meraviglioso si spalancherà dinanzi a voi. Forse potreste anche vedere il Pianeta Giochino, e Giada e Johnny che passeggiano con i loro bambini nei Giardini della Tranquillità, il Gran Maestro che legge il giornale comodamente seduto su una delle speciali panchine di gomma, chi va in bicicletta e chi gioca a palla, chi gusta un gelato al cioccolato, chi parla, chi canta...Come? Cosa dite? La guerra? Oh no! Nel mondo della fantasia non esiste il male, non si combatte gli uni contro gli altri, non vi sono diversi, non regna l'ingiustizia. Utopia? Oh no! SPERANZA!
La Fantasia e la Speranza...che bel connubio!

Daniela Bonifazi – De Gaetano Francesco – Milvia Di Michele

Le immagini sono state reperite sul Web

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