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Quella luce lassù – “Una missione per Giada e Johnny” – Quarto ed ultimo racconto di una quadrilogia narrativa

Sul nostro pianeta erano trascorsi trent’anni  dal matrimonio di Giada e Johnny, su Giochino corrispondenti a circa 850 dei nostri. Il tempo, si sa, non scorre ovunque allo stesso modo. Durante questo  periodo, comunque lungo con qualsiasi misurazione del tempo si voglia valutarlo, molti erano stati i cambiamenti. I nostri protagonisti, ormai adulti, non più spensierati  e un po’ incoscienti come da giovani, avevano assunto grandi responsabilità e si occupavano di portare e tutelare la pace in ogni parte dell’immenso universo. Ormai la diversità tra i loro pianeti era considerata del tutto irrilevante. Giada sosteneva che in seno all’Universo siamo tutti uguali, pur con le rispettive diversità che tuttavia non dovevano costituire alcuna barriera!
La strada che ci unisce nell'Universo
Una mattina Giada e Johnny, convocati d’urgenza dal Gran Maestro,  procedevano con passi lenti e l’animo inquieto, ben  sapendo quale sarebbe stato l’argomento di cui avrebbero dovuto discutere. Tuttavia non potevano tirarsi indietro di fronte al gravissimo problema che si era venuto a creare: il “male blu” dilagava su Giochino, togliendo vitalità e allegria, mentre sulla Terra, parallelamente, non nascevano più bambini da ben tre anni.
Male blu
Il dubbio era che  tra i due fenomeni ci fosse una correlazione e, per questo motivo,  il Gran Maestro voleva affidare loro l’incarico di indagare con ogni mezzo, per monitorare ed analizzare l’evento  e contrastarlo con ogni possibile mezzo.
Giada era la più silenziosa, lei sapeva cosa significasse la gioia della maternità. Ricorderete che su Giochino, ogni anno astrale, gli ultramillenari la cui carica vitale giunge ad esaurimento, vengono messi dentro una speciale capsula, che dopo una procedimento particolare e sofisticato, genera neonati che vengono poi adottati da giovani coppie.
Capsula della vita
Ed è proprio ciò che avevano fatto tanti anni prima quei due ragazzi innamorati, appartenenti a due diversi pianeti, a testimoniare che l'amore è universale: avevano adottato un bel maschietto ed una femminuccia deliziosa. Ma di loro parleremo in un secondo momento.
Mentre camminavano, la mente di Giada era in piena attività: il Gran Maestro avrebbe di certo chiesto loro di ipotizzare le soluzioni possibili e più immediate per arginare e risolvere in modo definitivo il grave problema che gravava sulle loro teste. Era inconcepibile che su Giochino regnasse la tristezza e la malinconia,
Malinconia e tristezza, i peggiori tra i mali
quando fino a tre anni prima la giovialità e la straordinaria allegria, tipica della popolazione, risuonavano in tutto l'Universo. D'altro canto la donna, poichè questo era diventata Giada, aveva a cuore anche le sorti del suo Pianeta d'origine, la Terra, sconvolta dalla tremenda piaga dell'infertilità. "Una cosa alla volta... - pensò - troveremo una soluzione...dobbiamo trovarla ad ogni costo"!
Distratta dalle sue meditazioni non si era accorta che erano davanti alla casa del G.M. e che Johnny la stava fissando perplesso. Poi egli ricordò l'indomita ragazza che aveva sposato trent'anni prima, ricordò la forza di lei, e capì che anche in questa circostanza Giada avrebbe avuto un ruolo importante, che il suo contributo sarebbe stato decisivo.
"Andiamo tesoro! - le disse dolcemente prendendole la mano - Entriamo"!
Il Gran Maestro era alla sua scrivania, assorto e preoccupato, come spesso avveniva negli ultimi tre anni. Era talmente preso dai suoi pensieri che non udì bussare alla sua porta.
Quanti pensieri, Grande Maestro!
Johnny guardò la moglie, non nascondendo la sua preoccupazione, condivisa da Giada: l'anno Astrale era alle porte ed il G.M. era ormai ultramillenario; per lui si avvicinava sempre più il momento del distacco dal suo Mondo attuale. Sì...avrebbe generato una nuova vita, ma gli dispiaceva lasciare i suoi giochiniani e spesso si estraniava da tutto e da tutti, entrando in uno stato di profonda meditazione, che tuttavia lo isolava dal suo popolo, che aveva bisogno di lui, in quanto massima autorità del Pianeta. Giada bussò ancora, più forte questa volta, e finalmente la porta si aprì, facendo tirare ai due sposi un sospiro di sollievo. "Oh, che bello vedervi ragazzi! - Eh sì, per lui erano rimasti i ragazzi di trent'anni prima - Sono felice che siate qui. E' il momento di agire...non possiamo più aspettare, lo sapete questo"! - aggiunse l'anziano tristemente - Il mio tempo sta per finire, ma prima di andarmene voglio rivedere il sorriso e la gioia sul nostro Pianeta e nuove vite sul tuo, Giada". "Maestro...io...noi... - la donna non sapeva come replicare. Era profondamente turbata al pensiero di dire addio a quello straordinario giochiniano che era stato come un padre per lei, specie quando il suo se ne era andato, lasciando sua madre Cinzia nello sconforto.
"No, no! Non dovete preoccuparvi per me...lo sapete. Nulla di noi giochiniani svanirà mai nel nulla. Ho ancora molte e importanti cose da attuare...e le farò al più presto, col vostro aiuto naturalmente"!
"Potete contare su di noi, come sempre, Maestro"! - aggiunse Johnny commosso.
La priorità del vecchio saggio era trovare una soluzione al "male blu" che aveva contagiato tutti gli abitanti di Giochino, nessuno escluso. D'altro canto gli stava molto a cuore anche il grave problema del pianeta Terra e degli umani, a rischio d'estinzione per la mancanza di nascite.
Occorre un rimedio!

"Bene, ragazzi. Da tre anni ci affligge la piaga del terribile male che ha colpito il nostro Pianeta. Finora abbiamo fatto ben poco, ci siamo limitati ad attendere pensando che fosse un fenomeno passeggero, ma ora è giunto il momento di trovare delle risposte, prima di poter risolvere il problema. Perchè? Me lo sto chiedendo ormai da tre anni...perchè secondo voi è accaduta una cosa simile"? - e l'anziano guardò Johnny e Giada, con aria inquieta.
Come rispondere? Giada e Johnny avrebbero voluto avere una risposta da dare, ma non c’era. Era come fosse andata perduta una linea bella che univa i due pianeti dall’epoca del gemellaggio,
La linea del cuore unisce
un filo dolce, un legame d’amore che, spezzandosi, aveva fatto ammalare entrambi i pianeti. Ma per quanto si sforzassero di capirne i motivi, non riuscivano a vedere un evento, una causa concreta.  "Un filo d’amore che si spezza- pensava Giada tra sé – non ha una causa scientifica, il mal d’amore non ha cure mediche, bisognerebbe cercare nel mondo dei sentimenti".
Chiese quindi a voce alta, ma un poco tremante: "Secondo voi esiste un
“ Mondo dei sentimenti”? Il G.M. sorrise misteriosamente:" Giada tu hai doni di comprensione quasi magici.- le rispose- Come fai a conoscere questo segreto? Devi sapere che solo CHI è Gran Maestro ne conosce l’esistenza"!
Johnny era incredulo e si sentiva escluso dal loro intendersi: "Cosa dite? Di che mondo parlate”? Allora il G.M.  :" Poiché ormai il nome è stato fatto, posso parlarvi del  “ Mondo dei sentimenti”, ascoltatemi bene, perché è proprio lì chi dovrete andare.
Love!
E tu Giada avrai un ruolo fondamentale in questa missione, poichè il tuo destino è ormai palese. L'avevo già intuito da tempo, forse già la prima volta che ci siamo incontrati, che tu possedessi un dono speciale". "Maestro...Giada...vi prego, spiegatemi cosa sta succedendo, altrimenti impazzisco"! - esclamò smarrito Johnny. Il G.M. stava per rispondere, ma Giada gli appoggiò la mano sul braccio e, guardandolo intensamente gli chiese:"Vi prego, lasciate che sia io a spiegare a mio marito"! L'anziano saggio annuì, e sedette sulla sua poltrona. "Spiegare? Cosa c'è da spiegare? Ti prego, non lasciarmi in questa angoscia...parla dunque"! E Giada iniziò: "Pochi mesi dopo il nostro matrimonio, dopo l'adozione del piccolo Halil
Halil
e della dolcissima Leila
Leila
la nostra vita era perfetta; regnava nella nostra casa un'armonia da fiaba. Proprio questa meravigliosa condizione, giorno dopo giorno suscitava in me una grande inquietudine. Tu non te ne rendevi conto, avevi dimenticato la diversità delle nostre origini, ciò che il domani ci avrebbe riservato. Vivere su Giochino non voleva dire essere una di voi in tutto e per tutto. Io ero ancora una terrestre, destinata ad invecchiare e a morire un giorno, mentre il tuo destino e quello dei ragazzi lo conosciamo bene entrambi. Non ti sei accorto, in questi trent'anni, che io non sono cambiata, non esteriormente almeno, come te, dato che il processo di invecchiamento qui è di molto rallentato rispetto agli abitanti della Terra. Devi sapere che mi rivolsi al Gran Maestro, per chiedere consiglio e se possibile, trovare una via che mi permettesse di trasformarmi in una giochiniana, con tutte le caratteristiche della vostra gente".
"Ed io lo feci - proseguì il grande saggio - poichè sapevo che Giada era destinata a succedermi. Ella possiede le particolari doti che un Gran Maestro deve necessariamente avere per governare questo Pianeta. So cosa stai per replicare Johnny, ragazzo mio, cioè che mai nella storia di Giochino una donna ha governato le sorti del Pianeta. Tuttavia, dovresti ormai sapere che da noi l'impossibile non esiste...guardatevi! Voi ne siete la prova vivente"! E Johnny chinò il capo, per alcuni istanti rimase silenzioso, poi sollevò il viso sorridente e disse:" Mia cara, da te c'è da aspettarsi di tutto e di più, come al solito. Non finirai mai di stupirmi. Dunque...ancora una volta insieme, per cambiare le cose e ritornare ai tempi felici, sui nostri due pianeti. Parlate dunque Gran Maestro, e diteci come raggiungere il "Mondo dei sentimenti. Esiste una mappa planetaria in cui sia scritto il suo nome"? E il G.M.: “ Giada, diglielo tu”! “Non dovremo viaggiare con le astronavi, amore mio! Dobbiamo cercare la strada dentro il nostro cuore, e non ci sarà nessuno oltre noi stessi che possa indicarci la via”! Poi aggiunse per confortarlo: “ Ce la faremo, non dubitare. Noi ci amiamo e questo è un buon inizio. Ci sono mille strade e mille piani di realtà, noi ci muoveremo cercando porte invisibili”. Poi, con dolcezza aggiunse:”Salutiamo il Gran Maestro, quel che doveva dirci l'ha già detto, ora tocca a noi trovare il percorso che ci permetterà di portare a buon fine la nostra missione”! Giada non lo sapeva, ma già si comportava con il carisma di una Maestra - guida. I due si avviarono verso casa, dove i loro figli li attendevano. Il "male blu" aveva colpito tutti, nessuno escluso, neanche i giovani, che solitamente sprizzano allegria da tutti i pori, su Giochino poi ancor di più. Anche per essi Giada sentiva la necessità impellente di trovare al più presto il "Mondo dei sentimenti" e riportare l'armonia e la gioia perdute. Durante il tragitto, mentre attraversavano  i "Giardini della tranquillità"
Giardini della tranquillità
e subito dopo il "Ponte dei desideri",
Ponte dei desideri
Johnny prese tra la sua la mano di Giada, ricordando i momenti felici che avevano trascorso assieme quando sul Pianeta tutto andava per il verso giusto. La donna lo guardò con la tristezza nel cuore, che trapelava anche dai suoi occhi, solitamente luminosi, mentre ora vi si leggeva tutta l'angoscia che sentiva nel suo animo.
Mano nella mano, uniti per sempre!
"Ce la faremo...dobbiamo farcela"! - disse con dolcezza...e Johnny la baciò teneramente sulle labbra, poi annuì.
“E come sempre, la saggezza degli antichi è un insegnamento prezioso. Vieni! Sediamoci su questa panchina anatomica. -  disse con un sorriso misterioso Giada - Voglio parlarti di un filosofo terrestre che tu sicuramente conosci, ma che entrambi da tempo non interroghiamo più: voglio dirti di Socrate”.
Socrate
“Che c’entra con la nostra missione”?- fu la risposta di suo marito, alquanto disorientato. “C’entra, c'entra: lui è la nostra bussola, il nostro viaggio comincerà dalle sue parole: conosci te stesso.
Conosci te stesso!
Amore mio,  per trovare la soluzione ai mali dei nostri due pianeti, dovremo “entrare”  dentro di noi, non so come, ma è quella la via”.
Improvvisamente un arcobaleno apparve in cielo e unì i due Soli di Giochino, poi li avvolse trasportandoli  fino ad un piccolo globo nero, un mondo impenetrabile e buio.
I soli si uniscono
“Venite!- disse una voce - Presto, ora c’è una minuscola apertura, non perdete la concentrazione sul vostro amore … entrate”!
Giada e Johnny riuscirono ad entrare, appena in tempo prima della chiusura del portale.  Per fortuna non avevano neanche fatto in tempo a provare paura di quel nero che li inghiottiva, sarebbe stato un peccato, poichè quel che videro nell’oscurità era magnifico: colori nelle più varie sfumature,
Colori...
i suoni più dolci,
dolci suoni...
i sorrisi e le carezze dell’universo erano compressi in quel piccolo globo che all’esterno appariva nero e minuscolo, ma dentro si espandeva infinitamente.
sorrisi e carezze
Individuarono un’apertura,  che pareva l’accesso ad una grotta, vi entrarono e si ritrovarono  proiettati in uno schermo tridimensionale a rivivere la loro infanzia, come fossero i protagonisti di un film; si ritrovarono poi a ripercorrere le tappe di  un giorno speciale, videro un angelo bianco
Angelo bianco
che annunciava la nascita di un bambino, una farfalla che apriva il suo bozzolo,
Meravigliose farfalle
udirono un canto di pace nell’aria, e soprattutto percepirono armonia e felicità. “Vedi Johnny? Abbiamo trovato il Mondo dei sentimenti e questo è il filo dell'amore! – disse Giada indicando una sorta di gomitolo.
Filo dell'amore
Delicatamente prese il capo del filo di seta e cominciò a farne una matassa che tra le sue mani si trasformò e diventò un mantello, e il mantello avvolse i due che, anche se provenienti da mondi tanto differenti, avevano scoperto di amarsi, e fu proprio il loro amore a far sì che il mantello inglobasse il buco nero. L’universo si illuminò come mai prima.
Luce nell'Universo
Quella luce raggiunse  Giochino, si diffuse in ogni dove, e chiunque venisse avvolto dal fascio luminoso ritrovò il buonumore e l'allegria, caratteristici del pianeta. Il "Male blu" era debellato! Ma la luce non si fermò, viaggiò velocemente fino a raggiungere la Terra, dove sprigionò tutto il suo calore, che fece cessare la sterilità. Nuove vite si annunciarono, con grande gioia delle future mamme. Bambini stupendi avrebbero allietato tante famiglie, che avevano perduto la speranza.
Di nuovo la vita!
Ora vi erano solo certezze. "Bene! Missione compiuta! - esclamò raggiante Giada - Ora possiamo tornare a casa"!
Johnny la guardò ed annuì. L'emozione non gli consentiva di parlare, ma i suoi occhi esprimevano il sentimento che l'univa a quella splendida donna, donatasi a lui senza riserve. Poi un interrogativo lo indusse a chiedere:"Come faremo a tornare su Giochino"? "Semplice come bere un bicchier d'acqua, mio caro...prendimi la mano e stringila forte, poi chiudi gli occhi e pensami"! E mentre Johnny faceva ciò che Giada aveva detto, lei pose le sue labbra su quelle del suo sposo, che ricambiò il bacio con trasporto, riscoprendo il legame fortissimo che aveva unito entrambi. E come l'amore li aveva condotti nel Mondo dei sentimenti, lo stesso li riportò sul loro pianeta.
La strada del cuore
Il Gran Maestro li attendeva. "Ero certo che la vostra missione sarebbe stata un successo, miei cari ragazzi. Grazie Giada, per essere così speciale. Ora andate dai vostri figli, che vi stanno aspettando con impazienza. Noi due - disse rivolgendosi alla donna - ci vedremo domani. Devo istruirti per il compito che ti attende, non c'è più molto tempo. Il mio ciclo vitale sta per terminare...no...no..., niente tristezza. Siamo su Giochino, ricordate? A domani, Giada"!
Così è la vita! Chi mai avrebbe potuto immaginare che una terrestre sarebbe divenuta Maestra - Guida del nostro giocoso pianeta! Una nuova ed impegnativa prova attendeva la donna, forse la più difficile di tutta la sua vita, ma lei ne sarebbe stata all'altezza, questo è sicuro. Giada annuì, sorridendo al vecchio saggio. "Bene! - si disse - Coraggio...una nuova avventura mi attende!” Cari lettori, se vi capiterà di ammirare il bel cielo stellato, soffermatevi un istante e concentratevi su una luce lassù, più luminosa delle altre. Se vi piace credere nelle fiabe, convincetevi che quella luce sia il Pianeta Giochino.
Quella luce lassù!
E non abbiate timore se vi accorgerete che si stia avvicinando alla Terra, ma aspettate con fiducia sul prato del vostro giardino. Chissà…forse riceverete la visita di un alieno con le sembianze di Johnny Depp. Se ciò accadesse, dategli fiducia e accoglietelo come un ospite d’onore. Lui vi ricambierà con l’amore universale! 


Daniela Bonifazi - Milvia Di Michele

Le immagini sono state reperite sul Web



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