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"IL BRUCO BALLERINO" di July Evangelin - Stefania Galleschi - Gian Testa - Lalla Tosi



Il bruco ballerino
Finalmente è arrivata la primavera e mamma Bruchetta, così si chiama una bella bruchina verde come gli smeraldi, ha deposto le sue uova. 
Ecco stanno nascendo dei piccoli bruchi, alzano le loro testoline, muovono le code e poco dopo incominciano a mangiare le tenere foglie del cespuglio su cui la mamma affettuosa ha adagiato le uova.
Mamma bruca li sorveglia, li aiuta a mangiare, insegna loro a strisciare, e li tiene lontani dai pericoli. 

- Non avvicinatevi troppo agli uomini potrebbero calpestarvi! - Dice loro la mamma premurosa.
Quando li segue nelle loro brevi passeggiate si accorge che Verdolino, il bruco più vivace di tutti,
  un po' capriccioso e molto giocoso, striscia e si muove in modo strano.

Un giorno, alla casa dei bruchetti, bussano alla porta e Verdolino striscia via perché, soprattutto quando arriva gente sconosciuta, emozionandosi, striscia in modo davvero strano.
La Mamma gli dice:
"Tu, perche' ti sei nascosto? 
Ti ho cercato in ogni posto! 
Sai che sei il piu' bizzarro tra i bruchi 
che non sono conosciuti!"
"Mamma cara ti prometto:
saro' un bravo e buon bruchetto"
"Me lo dici con il cuore? 
"Si, parola mia d'onore!"
Non solo il bruchetto camminava in modo strano ma parlava pure in rima...Ah pensò la mamma, per la rima assomiglia a me, ma per il resto non sarà mica un po' matto? E lo accarezzò con lo sguardo perchè una mamma vuol bene, tanto bene, a tutti i suoi figli anche se sono strani e birichini. 
Ma proprio il suo bruchino... la stupì. 
Vicino alla casa dei bruchetti si erano seduti, un giorno, dei bambini con una radiolina accesa. 
Verdolino, sentendo quella bella musichetta, non riuscì a frenarsi e cominciò a muovere tutto il suo corpicino in maniera molto armoniosa e, mentre ballava, recitava questa filastrocca:
"Mi chiamo Verdolino
e sono un bruchino,
mi piace molto ballare
ma adoro anche cantare.
E' felice il mio cuore
perché mi disse un fiore
-sarai un giorno una farfalla
tutta nera, rosa e gialla,
e ogni bambino che ti vedrà
sarà felice e griderà urrà!-
Il bruchetto passava lieto le sue giornate, ripetendo spesso la filastrocca e ballando.
La mamma lo osservava amorevolmente e diceva: - Che bel figlio, è un po' strano, ma sono sicura che sarà una farfalla meravigliosa e tutti i bambini, quando la vedranno, rimarranno a bocca aperta. Riuscirà a fare dei voli stupendi, come se ballasse un bellissimo valzer. -
Verdolino, sebbene contento della sua vita, attendeva con ansia di diventare una crisalide e poi di vedere spuntare due bellissime ali. 

E un giorno, mentre ballava, cominciò a non sentirsi più le zampine e si accorse che si stava creando una crisalide attorno a lui. Felice si fermò e aspettò che la natura completasse la sua opera. Durante il periodo trascorso nella crisalide continuava a pensare che gli sarebbe piaciuto essere una farfalla coloratissima. 
Un bel giorno la crisalide iniziò a cedere e Verdolino cominciò ad intravedere il mondo esterno.
Al tramonto il bozzolo si aprì completamente e il bruchetto Verdolino, che verdolino più non era, iniziò a volare in alto, in alto, tanto in alto da superare tutte le nuvole e da vedere l'arcobaleno all'orizzonte...tanto da poter bere il tè faccia a faccia con qualche stella... tanto da poter sfiorare Marte ed il Sole e la Luna!!!
Dopo un po' la stanchezza si fece sentire e quando 'Verdolino' toccò terra di nuovo, si addormentò all'istante!!! 
Il giorno successivo  raccontò tutto alla mamma, che orgogliosa di lui gli regalò la sua "microbussola", appartenuta agli avi, da portare con sè in tutti i suoi strabilianti viaggi, in modo da non perdere mai la strada del buonumore e della tenerezza.

Autori: July Evangelin - Stefania Galleschi - Gian Testa - Lalla Tosi

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