Copyright

COPYRIGHT Fantasia In Rete 2010-2012 Tutti gli scritti sono riservati e soggetti ad autorizzazione da parte degli Amministratori e degli Autori.
DISCLAIMER " Alcune immagini, fotografie e creazioni grafiche sono state trovate sul Web e non è stato possibile verificare se siano di pubblico dominio o meno. Se non fossero pubbliche, inviare una Email a 'galleschi.stefania@gmail.com' e la grafica in questione verrà rimossa."


"IL CONVEGNO" autori: De Gaetano Francesco- Di Michele Milvia-Galleschi Stefania- Menichetti Serenella

FATA TRANQUILLOTTA




IL CONVEGNO

Questa fiaba si è classificata 7° al primo concorso letterario nazionale a cui il gruppo ha partecipato
 "Una fiaba per Basiano" con tema "Il volontariato"




Quando fui invitata al castello d'argento, per la grande festa di fate e maghetti, ne fui veramente lusingata.
Il giorno fatidico, alle cinque in punto come stabilito, venne a prendermi il famoso FOLKEN, eccellente pilota di “melanzastronavi”.
Non ero mai salita su un mezzo simile ma adesso era arrivato il momento di farlo, così superai la paura e salii.
Quella melanzastronave era veramente magnifica: lucidissima, cangiante, superba.
FOLKEN aprì con il telecomando la portiera ed io entrai e, meraviglia delle meraviglie, notai piacevolmente che l'interno era dotato di ogni confort.
LA PARTENZA....
Ciò che maggiormente attirò la mia attenzione furono i televisori, sui cui grandi schermi veniva proiettata l'immagine del castello in tutto il suo splendore con i suoi abitanti: fate e maghi, scienziati ed anche gli invitati al convegno sulla “ Tecnomagik”, colleghi che si aggiornano da tempo, maghetti e giovani fate, che io semplice fata, avevo il piacere di conoscere.
Mi premeva aggiornarmi, ne sentivo veramente la necessità, devo confessare che io ero veramente a digiuno sull'uso delle nuove tecnologie, che d'altra parte adesso giudicavo importanti ai fini del mio lavoro di fata, poiché era mia intenzione dare una mano al mondo degli umani che stava diventando ogni giorno più infernale, soprattutto a causa della cattiveria e l'avidità degli uomini, che ultimamente stava dilagando.
C'erano trentacinque guerre in corso, anche se ufficialmente non dichiarate, migliaia di morti feriti e intere famiglie senza più casa, un lavoro, neanche il minimo sostentamento per sopravvivere.
Da sola, pur se fata, non riuscivo a fare molto per loro e volevo approfittare di questo viaggio per imparare nuovi modi di operare magie, per poter aiutare chi stava soffrendo.
Come se non bastassero le guerre, disastri naturali, terremoti, alluvioni, tifoni sconvolgevano le regioni del nostro pianeta e, neanche a farlo apposta, in genere quelle più povere.
Urgeva trovare delle soluzioni drastiche ed efficaci, per poter alleviare le sofferenze.
Allo sbarco della melanzastronave, nel cortile del castello d'argento, venni attorniata da una folla di fate, maghi e dai loro aiutanti festosi di ricevermi. Mi sentii a mio agio.
Subito venni condotta nella sala dei ricevimenti dove mi attendeva il Gran Cerimoniere, un uomo maestoso dalla magnifica e lunga barba bianca che mi presentò alla regina delle fate: Fata Volontaria. Una fata speciale, di cui mi colpì molto la sua straordinaria bellezza e lo splendore, pur nella semplicità della veste bianca che emanava una luce perlacea.

FATA VOLONTARIA
Ma la luce, intensa e splendente, proveniva soprattutto dagli occhi che sapevano osservare qualsiasi creatura con amore. Bastava incontrare quello sguardo per sentirsi invasi da un calore dolcissimo, da un'energia benefica che penetrava nel cuore e nell'anima.
Ed io anziana fata casalinga che, fino ad ora avevo vissuto nel mio piccolo mondo fatto di semplici prodigi, piccole magie soprattutto per la felicità dei bambini che avevo incontrato nel mio breve viaggiare...adesso ero di fronte alla Fata più importante per l'umanità, per quell'umanità disperata, sofferente, afflitta.
Si, perché Fata Volontaria sapeva, con la sua energia benefica, infondere in chi incontrava il desiderio di fare del bene, la voglia di amare e di sacrificarsi per gli altri.
Ella stava parlandomi con voce serena, pacata eppure piena di una forza contagiosa: - Finalmente ci incontriamo Fata Tranquillotta, da tanto tempo desideravo parlare con te, ma adesso è diventato necessario: per questo ti ho fatta condurre al castello.
-Non puoi più startene così “ tranquilla “ dolce fata, bisogna che tu agisca, che ti dia una mossa!
Ma non vedi quanto c'è da fare sulla terra? Ma non vedi quanti bimbi, quante donne, quanti uomini devono essere aiutati perché i loro problemi sono grandi che non ce la faranno mai da soli?- Balbettai un ...-ma io!- Non sapendo che altro dire! Non sapevo ancora di avere il potere, di far scoprire all'umanità che incontravo la loro parte più bella...quella che ogni essere umano ha dentro di sé ma che spesso non sa sentire, non riesce a riconoscere, quella che fa sì che l'uomo e la donna donino parte di se stessi, del loro tempo agli altri, a chi ha più bisogno per regalare un sorriso, per non farli sentire soli, perché ognuno possa ritrovare la forza e la voglia di vivere, sognare, amare.
Questo mi stava dicendo Fata Volontaria, mentre mi accompagnava a visitare il castello, ampi saloni
e luminosi corridoi si alternavano ai miei occhi. Splendidi arazzi ricoprivano le pareti, soffici tappeti, dal pelo alto come un campo di grano, soffocavano i nostri passi. Dopo lungo girovagare, Fata Volontaria mi introdusse in una sala ancora più grande delle altre e dal soffitto altissimo. Tutte le pareti facevano da supporto a enormi computer dagli schermi giganti e su ogni schermo era visualizzata una parte della terra dove era in corso un'emergenza.
Nella sala ferveva un'attività frenetica, fate, maghi, aiutanti si avvicendavano ai vari computer e, via e-mail inviavano istruzioni, ordini e magie ai destinatari a me sconosciuti. Subito dopo l'invio del messaggio, sul video relativo, si materializzavano sul luogo dove c'era bisogno squadre e squadre di gnomi e folletti tutti vestiti di colori fosforescenti (rosso, giallo, arancione) talvolta accompagnati da enormi cani scodinzolanti.
Immediatamente si poteva osservare dallo schermo del computer che magicamente, grazie all'intervento di queste squadre, il paesaggio che prima risultava devastato dall'acqua o dal fuoco o dal terremoto, ritornava alla normalità a vista d'occhio.
Ma c'era un MA grande come una casa, anzi come un grattacielo, anzi come la nostra TERRA!
Quello che vedevano non era reale, era solo virtuale. Per diventare reale occorreva, mi disse, che io, Fata Tranquillotta, mi dessi una mossa, vedessi sui monitors ciò che poteva esser fatto e lo facessi fare ai terrestri “ volontari “.E che cavolo!- Aggiunse-neanche una tessera hai fatto quest'anno! Anzi, alcuni l'hanno ritirata..ma non lo sai che il tuo compito è di ingrandire l'organizzazione del volontariato? - Mi sgridò infine, alquanto spazientita la pur dolce Fata Volontaria.- Io rimasi a bocca aperta, mai avrei pensato che esser Fata significasse fare la sindacalista!
Mi sedetti intorno al tavolo di cristallo su cui facevano bella mostra oggetti a me sconosciuti, ad ascoltare con interesse l'intervento di Fata Volontaria, che illustrava l'uso della Tecnolomagik.
Pensai a quanto fosse importante e valido anche per noi fate il concetto di educazione permanente.
Presi molti appunti, semplicemente strofinando l'asticella blu cobalto, di cui ci avevano dotati, che ci permetteva di memorizzare i concetti, che la Fata ci trasmetteva, osservando i suoi occhi, dai quali uscivano sotto forma di impulsi luminosi per entrare nella nostra mente, rimanendovi impressi per sempre.Certo che l'abbinamento di magia e tecnologia era veramente e straordinariamente SUPER pensai-Ma io ero impaziente di capire come avrei fatto ad aiutare il mondo...e, finalmente dopo aver parlato di teoria, Fata Volontaria, passò alla pratica.Allora care Fate e Maghi, adesso che avete capito come si usa la Tecnolomagik, potete partire ognuno per la propria missione-Tutti, chiesi?-
Il nostro obiettivo primario è quello di formare degli uomini speciali, capaci di aiutare coloro che sono stati feriti nel corpo e nell'anima, dai diversi eventi, dovuti alla cattiveria o al fato.Ma, ma, Fata Volontaria, questa mi sembra una grande responsabilità, risposi perplessa...Tranquilla, Tranquillotta, potrai sempre contare sul nostro aiuto in ogni momento.-Dopo un frugale rinfresco a base di melanzane e nettare di frutta, mi rimbarcai sulla melanzastronave dove FOLKEN mi accolse con cordialità. Ancora con la mente piena delle cognizioni appena apprese non mi accorsi quasi del viaggio di ritorno e ben presto mi ritrovai nel giardino di casa da dove ero partita. Guardai il fataorologio, segnava le cinque e due minuti dello stesso giorno di partenza!!!! Acciderboli praticamente il viaggio e la permanenza e il ritorno erano durati solo due minuti! Questa si che è rapidità, pensai, edentrando in casa mi accinsi di buona lena a mettere in pratica quanto mi aveva insegnato Fata Volontaria..Appoggiai sul tavolo la valigetta con gli strumenti “ Tecnolomagik” presi subito lo “Pso” una specie di lampada al quarzo, che emetteva l'energia benefica di Fata Volontaria e, feci la prima seduta: In un attimo il mio corpo si riempì di energia, quindi schiacciai il bottone d'oro e... mi ritrovai nei pressi di un Istituto Comprensivo, a questo punto strofinai il bottone d'argento della mia veste, ripetendo per tre volte la parola “Vola” ed in men che non si dica l'energia volò e volò...fino ad entrare nel cuore di ogni singolo alunno, dal più piccolo al più grande.
LO PSO



Gli alunni erano molti e di varie età.Gli alunni delle scuole superiori e delle università sentirono subito il desiderio impellente di aiutare il prossimo, di donare la loro energia ai più deboli, agli ammalati, a tutti quelli che avevano bisogno della mano del fratello.Molti di loro andarono negli ospedali a portare conforto e sostegno agli ammalati.Altri, furono pronti a partire, per qualsiasi meta dove c'erano persone bisognose di aiuto.ndossando indumenti dal colore del sole e della luce.Gli alunni più piccoli delle scuole materne e delle primarie che hanno beneficiato dell'energia POSITIVA di Fata Volontaria, sono dei bambini che amano i loro simili e saranno i nuovi VOLONTARI del domani.VOLONTARI! Proprio così si chiamano questi Angeli illuminati che, sanno stare vicino alle persone nel momento del bisogno, questo nome è stato apposto loro, proprio in onore di Fata Volontaria e, così come lei, è riuscita a trasmettere nei loro cuori per sua Volontà la propria energia positiva, essi a loro volta riescono a donare instancabilmente per loro volontà: AMORE ai più deboli e i bisognosi di aiuto.Io che sono una fata Toscana ne ho incontrati molti, all'opera, immersi nel loro lavoro di amore, durante la strage di Viareggio, meravigliosi nelle loro giacche luminose, sono riusciti con coraggio a salvare molte vite umane, ma questa è un'altra storia..



Autori: De Gaetano Francesco- De Michele Milvia-Galleschi Stefania- Menichetti Serenella


Nessun commento:

Posta un commento