IL DESTINO DI UN FOGLIO BIANCO
C'era una volta un foglio bianco riposto accuratamente dentro ad una cartellina,che aspettava pazientemente di essere usato.
Un giorno finalmente fu posto su di una scrivania, il foglio era felicissimo perché il suo destino si stava per compiere, intanto impazientemente pensava:-"forse su di me si spalmeranno delle morbide tinte colorate e diventerò un capolavoro, oppure uno scrittore con una bella penna scriverà su di me una bellissima poesia, o un piccolo bambino con le cere oleose farà il suo primo disegno...." il foglio emozionato aspettava...
Quando udì i passi di una persona entrare nella stanza,"è giunto il mio momento!" pensò il foglio. I passi si facevano sempre più vicini, sentì il rumore della sedia spostarsi, quando..ad un certo punto udì uno strano rumore imprevedibile e pian piano si sentì bagnare, il foglio si impaurì, rabbrividì, quando capì che la sua sorte che tanto aveva sognato si era conclusa. Un barattolo di china era stato rovesciato su di lui ed un enorme macchia nera si era diffusa rapidamente sulla sua superficie bianca e liscia.
Una mano velocemente lo prese ,lo accartocciò e lo gettò nel cestino,il foglio si sentì triste e solo ma la sensazione più brutta che provava fu quella di sentirsi un foglio inutile.
La sera sentì, come tutte le sere la donna delle pulizie entrare per riassettare l'ufficio e per svuotare i cestini,"ecco la mia fine è giunta" pensò il foglio, quando udì una vocina: "mamma io che faccio mentre aspetto che tu finisca di lavorare?..... guarda! posso prendere questo foglio dal cestino?",
Il foglio si sentì accolto da quelle manine calducce , che pian piano lo stesero, e con più passate della mano, che furono recepite dal foglio come morbide carezze, lo resero nuovamente liscio. Il foglio pensò"speriamo che non mi strappino. Ma a cosa posso servire così tutto macchiato!..", il foglio sentì una nuova sensazione, mai provata,il bambino lo piegava accuratamente e con attenzione, quando..."mamma vieni!!" urlò il bambino, si avvicinò alla finestra e...via! il foglio leggero iniziò a fluttuare nell'aria, mentre felice guardava,le luci della notte e pensava:" sapevo che il mio sarebbe stato un gran destino!".
Il bambino felice e orgoglioso del suo capolavoro disse alla mamma:-"Hai visto che bell'aereoplanino!"
C'era una volta un foglio bianco riposto accuratamente dentro ad una cartellina,che aspettava pazientemente di essere usato.
Un giorno finalmente fu posto su di una scrivania, il foglio era felicissimo perché il suo destino si stava per compiere, intanto impazientemente pensava:-"forse su di me si spalmeranno delle morbide tinte colorate e diventerò un capolavoro, oppure uno scrittore con una bella penna scriverà su di me una bellissima poesia, o un piccolo bambino con le cere oleose farà il suo primo disegno...." il foglio emozionato aspettava...
Quando udì i passi di una persona entrare nella stanza,"è giunto il mio momento!" pensò il foglio. I passi si facevano sempre più vicini, sentì il rumore della sedia spostarsi, quando..ad un certo punto udì uno strano rumore imprevedibile e pian piano si sentì bagnare, il foglio si impaurì, rabbrividì, quando capì che la sua sorte che tanto aveva sognato si era conclusa. Un barattolo di china era stato rovesciato su di lui ed un enorme macchia nera si era diffusa rapidamente sulla sua superficie bianca e liscia.
Una mano velocemente lo prese ,lo accartocciò e lo gettò nel cestino,il foglio si sentì triste e solo ma la sensazione più brutta che provava fu quella di sentirsi un foglio inutile.
La sera sentì, come tutte le sere la donna delle pulizie entrare per riassettare l'ufficio e per svuotare i cestini,"ecco la mia fine è giunta" pensò il foglio, quando udì una vocina: "mamma io che faccio mentre aspetto che tu finisca di lavorare?..... guarda! posso prendere questo foglio dal cestino?",
Il foglio si sentì accolto da quelle manine calducce , che pian piano lo stesero, e con più passate della mano, che furono recepite dal foglio come morbide carezze, lo resero nuovamente liscio. Il foglio pensò"speriamo che non mi strappino. Ma a cosa posso servire così tutto macchiato!..", il foglio sentì una nuova sensazione, mai provata,il bambino lo piegava accuratamente e con attenzione, quando..."mamma vieni!!" urlò il bambino, si avvicinò alla finestra e...via! il foglio leggero iniziò a fluttuare nell'aria, mentre felice guardava,le luci della notte e pensava:" sapevo che il mio sarebbe stato un gran destino!".
Il bambino felice e orgoglioso del suo capolavoro disse alla mamma:-"Hai visto che bell'aereoplanino!"
Silvia Vanni
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