Copyright

COPYRIGHT Fantasia In Rete 2010-2012 Tutti gli scritti sono riservati e soggetti ad autorizzazione da parte degli Amministratori e degli Autori.
DISCLAIMER " Alcune immagini, fotografie e creazioni grafiche sono state trovate sul Web e non è stato possibile verificare se siano di pubblico dominio o meno. Se non fossero pubbliche, inviare una Email a 'galleschi.stefania@gmail.com' e la grafica in questione verrà rimossa."


Racconto a più mani: "Sguardo di donna" di Fiaba d'Amore, Milvia Di Michele, Sergio Milano



Sguardo di donna

Un giorno il signor Tidimentico andò ad una mostra di pittura. In una sala vide un olio con raffigurata una donna, una creatura d'altri tempi, pensierosa e un po' triste, nello sfondo di un giardino d'inverno.
Il signor Tidimentico si sedette di fronte al quadro, cominciò a fissarla e a contemplarla con tutto il suo essere e la donna lentamente girò il volto verso di lui e gli sorrise.
"Chi sei?" chiese la donna.
"Sono il Signor Tidimentico"
La donna girò lo sguardo e scomparve. La tela rimase bianca.
Oh! - esclamò il signor Tidimentico -..perché?”
E pensò tra sé e sé: “Un così bel volto in un così bel giardino...cosa sarà mai successo?”
Desiderò fortemente di rivedere quel volto e, con sua grande meraviglia, vide riaffiorare lentamente segni e colori; tornò il volto antico che ancora gli chiese: “ Chi sei?” e subito dopo aggiunse “attento questa volta, quando mi darai la risposta.”
Passarono i giorni, i mesi, gli anni, e lei era sempre lì immobile con il suo bel viso antico su quella tela ormai segnata dagli anni.
Aveva atteso invano l'uomo e la sua risposta, povera illusa, come mai avrebbe potuto esaudire la sua domanda il signor Tidimentico?
Il bell'imbusto si era dimenticato persino della sua vita, che gli era sfuggita dalle mani a sua insaputa, e dire che di occasioni ne aveva avute...., ma poi l'indolenza, l'insensibilità, l'egoismo e quant'altro l'avevano reso cieco e sembrava non avere neppure visto veramente sulla tela il volto della signora antica che, invece ancora, attendeva una risposta!
Finché un bel giorno (proprio bello, forse no!), il nostro signor Tidimentico si ammalò, un male di cui non si muore, ma si soffre molto: il mal di tristezza.
Sentiva un vuoto dentro che gli faceva paura e aveva mal di stomaco e tachicardie improvvise, senza aver mal di cuore.
I medici consultati non risolsero il suo problema, in realtà il cuore era sano, e qualcuno gli consigliò di fare un viaggio, ma lui si sentiva privo di forze, non avrebbe potuto mai farlo in quelle condizioni.
Un giorno riuscì con molta fatica a vestirsi e andare per strada, così, senza una meta, solo per guardare le persone camminare.
“Beati loro - pensava - perché io non riesco a vivere una vita normale?”
Non sapeva di avere dentro di sé tutte le risposte. Oh! era un omino piccolino d'animo il nostro Signor Tidimentico!
Passeggiando passeggiando si ritrovò nei pressi dell'ex università della sua città, dove si allestivano sempre belle mostre di pittura. Il Signor Tidimentico era stanco e decise di entrare, più per riposare che per guardare. Era un'esposizione di oli che rappresentavano volti di donne di epoche storiche diverse. Titolo della mostra "Sguardi di donna attraverso il tempo"
Entrò e, come in trance, saltò tutti gli altri quadri dell'esposizione, per sedersi di fronte a quello che aveva riempito il suo cuore. Sedette e guardò. Il volto della donna pareva leggermente invecchiato, ma lo sguardo era identico a quello visto nella tela di tanti anni prima.
E lui disse semplicemente: “Eccomi, non ti ho dimenticata, ho dimenticato me stesso, ma te no, mai te!”
Allora qualcuno vide, ma pensò di aver bevuto troppo, scendere dal muro la signora e andarsi a sedere vicino al suo signor Tidimentico. Restò in silenzio, poi lentamente, sparirono insieme tra i colori.

Fiaba D'Amore – Milvia Di Michele – Sergio Milano

Nessun commento:

Posta un commento